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Prima di Napoli-Sampdoria (la squadra di cui è stato capitano e l'ultima squadra che ha allenato prima di dedicarsi all'esperienza televisiva) Ciro Ferrara, opinionista di Dazn, ha suggerito al suo ex allievo Lorenzo Insigne - lo aveva avuto nella Under 21 - di tenere una conferenza stampa con Aurelio De Laurentiis per illustrare le ragioni del suo divorzio dal club azzurro, peraltro facilmente intuibili: 3,5 milioni offerti dal Napoli contro gli 11,5 assicurati dal Toronto, oltre ai bonus.
Ferrara ha anche ricordato la sua esperienza nella stagione '93-'94.
Insigne non avverte la necessità di spiegare ai tifosi ciò che, d'altra parte, è chiaro. Continuerà a fare la sua parte, senza essere degradato come avrebbe auspicato una parte della tifoseria offesa dall'accordo con il Toronto (ha ovviamente ragione Ferrara: tempi e modi dovevano essere differenti), fino alla fine della stagione e poi biglietto di sola andata per il Canada, con il Napoli che cercherà in casa o fuori la soluzione alla sua partenza. D'altra parte, una sola volta De Laurentiis ha fatto una conferenza di congedo ed è stata per Rafa Benitez, che lasciò il Napoli alla fine del secondo anno di contratto. Le separazioni sono state poi o silenziose o burrascose. Tuttavia il presidente potrebbe interrogarsi sul suo rapporto con i giocatori. Se Insigne e il suo agente Pisacane hanno iniziato a trattare con il Toronto il 10 ottobre, dopo appena sette giornate di campionato, significa che non avevano fiducia nella possibilità di rinnovare con il Napoli. E questo soltanto per gli aspetti economici? Anche alla luce della rivolta di novembre 2019 che ha lasciato strascichi giudiziari occorre cambiare qualcosa nelle relazioni tra il club e la squadra?
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