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La prima vittoria in Coppa Italia. «Una bella emozione, perché di solito è sempre stata una gara maledetta». Obiettivo finalmente raggiunto. Spalanca il sorriso, tiene tra le mani il trofeo nazionale conquistato in Veneto, impreziosito dalla coccarda tricolore. Alle sue spalle il muro olimpico con i nomi degli atleti del Posillipo che hanno vinto nelle diverse edizioni delle Olimpiadi. Spicca in alto a sinistra la mattonella di Sandro Cuomo, oro ad Atlanta 1996 e bronzo a Los Angeles 1984. «E’ stata una grande soddisfazione», racconta Giovannella Somma di ritorno da Rovigo, dove ha brillato in pedana.
«Un successo di testa», osserva la spadista rossoverde. «Ho tenuto duro fino alla fine, grazie al supporto di tutti. Non ci sarei riuscita senza l’appoggio dei miei maestri, dei compagni e dei miei genitori», spiega la schermitrice entusiasta. Studia Ingegneria meccanica e aerospaziale. «E’ impegnativo conciliare sport e università. Bisogna coniugare la mole degli allenamenti con il carico di studi. Gestirsi diventa complicato. I momenti di avvilimento ci sono stati, ma è iniziata una cavalcata trionfale dallo scorso mese. Spero sia soltanto l’inizio», ammette fiduciosa Giovannella, che ringrazia di cuore Francesca Cuomo, che ha seguito la gara a fondo pedana, e Aldo Cuomo, maestro del Posillipo e presidente della Fis Campania.
«Ho sempre avuto molta difficoltà a chiedere aiuto, confrontarsi anche sul metodo di studio è fondamentale», osserva Somma. «Si è trattato di un vero riscatto, considerato l’anno complicato», prosegue l’atleta classe 2003.
«Ero in vantaggio 14-11 e non è mancato l’ultimo sforzo della giornata, perché ho tirato per 7 ore. Uno sforzo mentale impegnativo, anche nelle pause non mi sono distratta», afferma Giovannella, che ha ricevuto in dono un orologio per l’impresa realizzata. «Dedico il successo ai maestri e alle mie compagne, che mi hanno dato tanta forza, e poi a papà Alberto, mamma Valeria e mia sorella maggiore Francesca».
Dovrà necessariamente aggiungere un’altra mensola. «Non c’è più spazio a casa», prosegue la campionessa rossoverde, già proiettata ai prossimi impegni ad Ancona e a Catania. Intanto è festa grande al Circolo Nautico Posillipo, accolta con gli onori del caso da Filippo Parisio e Fulvio Di Martire, presidente e vicepresidente sportivo dimissionari. «La consapevolezza dei mezzi. E’ un risultato meritato e prestigioso, costruito all’interno del nostro circolo, dove ci sono le premesse per forgiare talenti e futuri cittadini», conclude orgoglioso Di Martire, una gloria posillipina per la pallanuoto mai tramontata.
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