Fiorentina, minacce a Terracciano: «Ti sei venduto ai napolecani»

Terracciano para il rigore a Insigne
«Essere portiere vuol dire tante cose. Vuol dire sognare di volare. Vuol dire non aver paura di cadere. Vuol dire rialzarsi ogni volta». Parole sul suo profilo...

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«Essere portiere vuol dire tante cose. Vuol dire sognare di volare. Vuol dire non aver paura di cadere. Vuol dire rialzarsi ogni volta». Parole sul suo profilo Instagram di Pietro Terracciano che dopo aver conosciuto la serie A da giovane, a 21 anni con il Catania, in due partite, ed essere «retrocesso» in B tra Avellino, lo stesso Catania e la Salernitana, ha riassaporato in tarda età i grandi palcoscenici, grazie all'Empoli con cui centrò la promozione, e alla Fiorentina, che lo volle nel gennaio 2019 come vice di Dragowski. E Terracciano, di San Felice a Cancello, ha giocato una bella partita contro il Napoli. È stato salvato da due legni, entrambi di Insigne, ma ha parato un rigore allo stesso capitano ed è stato superato alla fine da una ribattuta da due passi di Lorenzo e da un tiro di Zelinski deviato da Venuti e per questo reso imparabile. Insomma, nessuna colpa per il bravo Pietro.

Se non fosse che una persona, che lo stesso portierone definisce «genio della domenica» gli lancia pesanti accuse: «Quanto ti sei pappato per la partita venduta ai tuoi parenti napolecani? Spero almeno dal milione in su visto sicuramente dopo questa partita sparirai dal calcio professionistico… ora ti faccio una domanda… secondo te è stato giusto quello che hai fatto? Rovinarsi una ‘carriera’ per far andar in Champions i tuoi compaesani che arriveranno ultimi al girone?! Riflettici… ciao fallito» le farneticanti parole sul social di tale M.A. Terracciano ha poi pubblicato tre righe sul suo profilo: «Si può anche perdere nella vita, ma l’importante è farlo da uomini, sempre». Poche parole che hanno ricevuto migliaia di like, innanzitutto dai suoi stessi compagni, dallo stesso Venuti ad Amrabat a Frank Ribery, non proprio l'ultimo arrivato. 

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Il Mattino