Mano sul petto, due dita fasciate, sguardo fiero, compiaciuto, soddisfatto. E poi il sorriso che si dilata, mostrando con la sinistra la medaglia d’oro. Ai lati le...
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«E’ stata una gara emozionante e impegnativa. Sono felice di essermi riconfermata sul gradino più alto anche quest’anno», ammette la judoka classe 2002, categoria 48 kg, che abita a Mugnano. Sfratta dal tatami le sue avversarie, sostenuta dai suoi compagni in tribuna che tifano per lei. Vince la pool A, mettendo al tappeto in 52” la russa Alina Guseinova. A colpi di ippon e waza-ari Scutto abbatte e supera l’italiana Giulia Carna e la slovacca Diana Sterman. Doppio derby in semifinale e in finale. Russo e Avanzato gli ostacoli più duri prima della definitiva consacrazione. «La sfida più combattuta è stata con Avanzato, dato che ci conosciamo bene: ho un conto aperto con lei. Desideravo riscattarmi dalla sconfitta di 15 giorni fa al Grand Prix di Lignano», spiega Scutto, che ricorda le volte in cui ha messo ko la collega: ai Campionati italiani a Ostia nell’aprile del 2018, all’European Cup di Coimbra a maggio, agli Europei di Sarajevo il 28 giugno. Per sei volte si sono incrociate. Computo a favore della partenopea: 4-2.
«Ringrazio il maestro Gianni Maddaloni e Antonio Ciano, che mi hanno seguito e preparato per questo torneo. Spero che il 2019 sia pieno di grandi soddisfazioni: il mio obiettivo sono gli Europei ed i Mondiali». Fidanzata con Kevyn Perna, sicura e concentrata, Scutto (nelle foto di Erika Zucchiatti) aggiunge un altro importante mattoncino alla sua crescita umana e agonistica. Scampia con i suoi guerrieri non finisce mai di stupire.
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Il Mattino