«Quando vedrò il presidente gli dirò quello che penso». Glielo dirà oggi, Rino Gattuso. Perché oggi il tecnico azzurro sarà a Capri...
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LO SCENARIO
De Laurentiis non ha voglia di ripartire con altri allenatori. A gennaio ha pensato a Juric ma è acqua passata. Sa bene che non sarebbe facile cominciare da zero soprattutto nell'estate in cui il precampionato durerà meno di un mese. Il barometro segna il tempo sereno tra i due. Che si vedranno, certo, perché non lo fanno da tempo questa settimana. Parleranno del percorso fatto fino ad adesso, di progetti e del Napoli che verrà. Se poi Gattuso metterà la firma sul contratto che De Laurentiis ha intenzione di proporgli, nessuno può prevederlo. E forse, al momento, non lo sa neanche lo stesso Rino. E cosa succederà allora se non dovesse arrivare l'intesa sul prolungamento? Ecco, quando due personalità come quelle di Gattuso e De Laurentiis si incontrano in un faccia a faccia, può uscire fuori qualsiasi cosa. Una rottura? Sarebbe clamorosa, ma resta nel ventaglio delle opzioni possibili. «Ho un altro anno di contratto e sono contento» ha spiegato Ringhio dopo la sconfitta con il Barcellona. Dunque, se le parole hanno un peso, il cielo è azzurro. Oltre ai progetti si parlerà anche di questioni più prosaiche come l' aspetto economico (l'ingaggio attuale di Gattuso è di 1,4 milioni di euro con i diritti di immagine al 50 per cento del club azzurro) e per l'appunto della durata del contratto: fino al 2022 o al 2023 non importa, spiega Ringhio. Così come la cifra, perché la rottura non sarà mai per ragioni economiche. Ma il contratto nuovo che Gattuso vuole firmare deve essere senza opzioni, clausole, penali e tutto il resto. Lui è fatto così. Prima di poter dire che la firma arriverà con certezza, bisogna attendere. Ma nessuno sta sulle spine: c'è un altro anno di contratto e si può tranquillamente iniziare eventualmente così e darsi appuntamento più in là per discutere del rinnovo.
L'APPUNTAMENTO
De Laurentiis ha lanciato dei messaggi al suo allenatore. Delle frecciatine che rompono rispetto ai canonici cliché del passato dell'amore eterno: ecco, il patron ha spiegato senza giri di parole che al Napoli lui è il benvenuto, ma che se non dovesse essere convinto di qualcosa nel progetto Napoli ovvero «dovesse perdere le sue motivazioni», ecco che non verrebbe trattenuto a forza. Insomma, De Laurentiis sa bene quali siano i dubbi e le perplessità di Gattuso. Chiaro, non si tratta di un inizio di guerra fredda, perché davanti a questi messaggi ce ne sono anche altri che a Gattuso non possono che far piacere. «Questo è un ciclo vincente, Rino è un uomo eccezionale e voglio che sia lui a guidarlo». Qualcosa cova e non ci vuole certo un mago per intuirlo. Però questo non significa che Ringhio non rinnovi prima di Castel di Sangro. Gattuso che ha vissuto un periodo iniziale difficile, con momenti di tensione con De Laurentiis, è uno che ha detto di sì al Napoli dopo aver rifiutato Newcastle, Genoa e Fiorentina. Non cercava una panchina qualsiasi dopo la rottura con il Milan, ma la panchina giusta. Tradotto: il Napoli è una scelta di vita importante e qui lui non vuole essere di passaggio. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino