«Tra un anno sarò più forte e ancora più pronto per inseguire il mio sogno olimpico!». 25 anni ma già una grande maturità per...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il gigante di Gragnano (un metro e 98 per quasi 100 chilogrammi di peso), ne ha fatta dunque di strada da quando nel 2010 iniziò con il canottaggio presso quella fucina di campioni che è il CN Stabia allenato allora dal maestro Antonio La Padula, per poi proseguire nella Marina Militare agli ordini di Giovanni Lepore. Una strada percorsa sempre con una simpatia contagiosa e con grande senso di responsabilità. Caratteristiche che non possono mancare in un ragazzo che cita come libro preferito “Il piccolo principe” di Antoine de Saint-Exupéry, e come film invece “La vita è bella” di Roberto Benigni.
l palmares però – ricapitolando il tutto: un bronzo olimpico, tre medaglie d’oro e due di argento ai Mondiali, quattro ori e un bronzo agli Europei, tre argenti in Coppa del Mondo e la bellezza di 23 titoli italiani – è quello di un canottiere famelico e ancora assetato di vittoria, come il suo sportivo simbolo, l’immenso cestista Michael Jordan. In questa quarantena avrà avuto modo di apprezzarne nuovamente le gesta nella lunga docu-fiction di Netflix, che siamo certi gli avrà dato nuovi spunti per puntare anche nel suo caso ancora più in alto. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino