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Lo stadio De Cristofaro non è più nelle disponibilità del Giugliano calcio. Il consiglio comunale ieri ha votato la revoca della convenzione e dell’affidamento alla società giallo blu. Il provvedimento è arrivato in aula dopo che l’Autorità nazionale anticorruzione ha definito la procedura utilizzata illegittima: il consiglio non poteva cedere l’impianto sportivo con un affidamento diretto ma solo tramite una gara pubblica. Un vulnus serio che ha costretto la maggioranza a fare dietrofront.
E così ieri, nonostante alcune assenze tra i banchi della maggioranza e in quelli della giunta, dove era presente solo l’assessore Abbate, l’aula ha votato la revoca. Per l’affidamento del De Cristofaro è tutto da rifare, insomma.
Ma nonostante ciò il sindaco Nicola Pirozzi ha rassicurato i tifosi: «Il Giugliano giocherà a Giugliano - ha detto -. Daremo 60 giorni alla società per restare nel nostro stadio poi si farà la manifestazione d’interesse presso un ente preposto per espletare l’affidamento di sei mesi e poi ancora la gara così come ha prescritto l’Anac. Ho tranquillizzato i tifosi, io stesso sono un tifoso tant’è che abbiamo investito tanto nello stadio del Giugliano con la videosorveglianza, la pista di atletica, i sediolini, la curva. Il Giugliano deve giocare a Giugliano ma dobbiamo rispettare le norme, il percorso che ha indicato l’Anac».
Il dirigente agli Impianti sportivi ieri in aula è stato chiaro, anche verso chi nutriva dubbi sull’illegittimità sollevata dall’Anac: «La concessione di un bene pubblico non può essere fatta con un affidamento diretto solo con una procedura pubblica. E questa procedura non è stata rispettata. Non essendoci stata la gara mancano i presupposti per individuare il concessionario». Andando poi ad analizzare tutti i punti della convenzione, sono state riscontrate omissioni, mancanze di documenti e pagamenti. Tra questi anche le utenze, l’elusione della Tari e della stipula del contratto idrico. La società, a quanto si legge, non avrebbe pagato la tassa sui rifiuti né la fornitura dell’acqua dato che “l’impianto De Cristofaro non è dotato di contatore”.
La società non ha rilasciato dichiarazioni. I prossimi match, secondo quanto ha riferito il primo cittadino, dovrebbero essere “al sicuro”. Poi la società dei tigrotti potrà partecipare alla manifestazione d’interesse per i prossimi sei mesi di utilizzo dell’impianto. Ieri però in consiglio è stata notata l’assenza di alcuni consiglieri nonché degli assessori, eccetto Abbate.
«Chi si è assunto oggi la responsabilità di votare il provvedimento è un eroe visto che a maggio 2023 ce n’erano tanti altri di consiglieri che hanno votato un provvedimento illegittimo con sciatteria e incapacità amministrativa», tuona l’esponente di Fratelli d’Italia Francesco Iovinella.
Il Mattino