Il predatore dell’acqua. Super Greg, ovvero il «Gregorio Magno» dei tempi moderni. Settimana di festeggiamenti all’ombra del Vesuvio. Ieri 3 settembre il...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Sto facendo il possibile per arrivare preparato alle prossime Olimpiadi di Tokyo, spostate di un anno», afferma fiducioso e sorridente l’atleta delle Fiamme Oro. Sullo sfondo giganteggia il Vesuvio con il pensiero rivolto al Monte Fuji, in Giappone. Si annuncia una scalata clorata e salata lungo le pareti ripide nipponiche. Animato da nuovi stimoli, il campione olimpico in carica dei 1500 metri stile libero insegue un sogno «folle» ma non impossibile. Ripetersi, conservare il suo scettro, battagliare negli 800 metri e trionfare nella 10 km in acque libere. Triplice impresa, inedita quanto affascinante.
Domenica 5 settembre la staffetta della 55esima edizione della Capri-Napoli, l’impegnativa maratona di 36 km, organizzata da Luciano Cotena. Paltrinieri la vera novità. «Studi in Scienze politiche e Relazioni internazionali al momento in stand by. Dopo le Olimpiadi continuerò a studiare. Adesso la concentrazione è focalizzata sul nuoto», ammette il plurititolato nuotatore di Carpi. Certamente il Paese non agevola lo studio e lo sport professionistico. «Si fa fatica in Italia a conciliare entrambi gli aspetti», avverte Greg.
Parquet e non solo corsia. «Il basket nel cuore. La passione per la palla a spicchi c’è sempre stata, sin da piccolo. Sono un grande appassionato. Gioco poco ultimamente ma seguo tantissimo NBA, Eurolega e campionato italiano. Con i miei amici giocavo a pallacanestro e non a calcio», rivela Paltrinieri, che non nasconde la sua simpatia. «Napoli città del calcio per eccellenza ma sono tifoso juventino».
Immerso nella Grande Bellezza. Ieri sera cena al Borgo Marinari con il presidente della Canottieri Napoli, Achille Ventura, il presidente della Fin Campania, Paolo Trapanese, e il direttore tecnico delle Fiamme Oro, Luca Piscopo. Prima, però, una tappa obbligata. «Ho acquistato una cravatta da Marinella, riferisce soddisfatto la stella del nuoto.
Pace e tranquillità al Molosiglio, dove ha ritrovato i fratelli Mario (Polizia di Stato) e Pasquale (Carabinieri) Sanzullo. A seguire la sessione anche Alessandro Peluso, allenatore giallorosso. «Toccata e fuga alla Scandone nel 2013. In questi giorni andrò alla scoperta della città. Si mangia benissimo e mi piace l’atmosfera che si respira. Sicuramente pizza a pranzo», assicura Paltrinieri. Di bracciata in bracciata verso nuovi orizzonti.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino