La Champions toglie il sorriso ad Allegri e fa vacillare le certezze juventine perché rifilare due gol e prenderne altrettanti (2-2) non è un risultato propiziatorio...
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Il match si è sviluppato intorno a una doppia trama, ovvero le sfide a distanza tra i due centravanti Higuain e Kane e i due portieri Buffon e Lloris. Ed ha cambiato rotta nei primissimi minuti, quelli dominati dal Pipita e caratterizzati dalla ferocia dei padroni di casa che hanno indossato l'abito delle grandi occasioni, quelle in cui appunto fanno la differenza nella fase iniziale. Pressing asfissiante, inglesi costretti nella propria metà campo e a chinarsi già al secondo minuto: punizione di Pjanic, taglio di Higuain ai limiti del fuorigioco e diagonale vincente nonostante l'intuizione del portiere Lloris. Scena che praticamente si è ripetuta sette minuti dopo: rigore decretato per un fallo tanto netto quanto inutile di Davies su Bernardeschi e raddoppio ancora dell'argentino con il portiere londinese che tocca ma non trattiene.
Il due a zero è stato ritenuto dagli juventini bottino più che sufficiente, meglio rallentare ed aspettare il momento propizio per affondare la lama in contropiede: errore perché il Tottenham si è preso il centrocampo, ha invocato un rigore che forse ci stava e a quel punto è stato l'altro centravanti a salire di tono, Kane contro Buffon, ispirato dalla prospettiva di tornare in Nazionale. Il ct Di Biagio è intenzionato a convocarlo per le sfide amichevoli di marzo contro Argentina e Inghilterra ma nei piani del portiere bianconero ci sarebbe addirittura il sogno di proseguire la carriera fino agli Europei del 2020. Dopo un paio di parate decisive, il numero uno si è dovuto arrendere alla percussione del centravanti londinese (2-1) partorito da un assist di Alli. Finale di tempo pirotecnico: il Tottenham sfiora il pari due volte con Eriksen ma Juve vicinissima al tris. Secondo penalty concesso da Brych, pure questo calciato da Higuain con esito diverso perché la palla sbatte sulla traversa.
Ripresa più o meno con le stesse caratteristiche di gioco: palleggio degli inglesi e bianconeri in attesa del contropiede giusto ma non c'è la frenesia e l'intensità del primo tempo. È assai abile il portiere francese Lloris nel neutralizzare un sinistro dalla distanza di Bernardeschi, poi la Juve si sgonfia, pagando forse lo sforzo eccessivo in avvio di match. L'insistenza del Tottenham produce il meritato pareggio grazie alla punizione di Eriksen, che sorprende barriera e Buffon. Una mazzata per la formazione di Allegri, mai più pericolosa, adrenalina pura per gli Spurs che adesso guardano alla gara di ritorno con maggior ottimismo.
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Il Mattino