Le temperature non sono altissime ma a Napoli c’è il sole. Gonzalo Higuain però è tornato a Torino dove c’è neve e nebbia cercando di...
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Il Pipita ha scelto il silenzio prima della gara, aspettando di rispondere in campo. «Ci sono guerrieri e Guerrieri, quelli con la lettera maiuscola», ha commentato Nancy riferendosi ovviamente al figlio. Diventa dura non rispondere agli attacchi per uno impulsivo come Gonzalo. È per questo che ha tirato forte il pallone contro i tabelloni dopo il gol mancato dalla sua squadra. E ha reagito duramente con gli ex compagni, in particolare con Insigne, con il quale non aveva stretto un forte legame neanche negli anni a Napoli. Mertens ha tentato poi di calmare le acque, ma Higuain ha ruggito anche contro di lui. Poi si è calmato, anche nel gioco dopo la partenza di carattere. Ma a fine partita abbracci e scambi di affetto con gli azzurri, ricordando quei tre anni bellissimi che il Pipita non dimentica: «Non cambierà mai quello che penso della mia esperienza a Napoli, è stato magnifico. Nonostante ora mi accolgano così», ha commentato a fine gara. «Un’accoglienza ingiusta», secondo la famiglia Higuain. Ma i fischi hanno caricato ancora di più il giocatore.
Resta forte tuttavia il rapporto con Koulibaly, con l’infortunato Ghoulam, con Reina, ed anche con lo stesso Mertens, con il quale spesso volano sfottò e messaggi ironici. Ma soprattutto con Sarri, che ha lasciato un segno importante nella vita del giocatore. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino