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Nel 75esimo compleanno della Repubblica italiana e nel 40esimo anniversario della morte di Rino Gaetano il cielo è sempre più blu per Rossana Pasquino. Sventola il tricolore a Verona, dove l’atleta delle Fiamme Oro raddoppia. Seconda vittoria in 24 ore. Dopo essersi laureata campionessa italiana di spada paralimpica, ecco in bacheca anche il titolo di sciabola (categoria B). Premiata nuovamente dal presidente Fis Paolo Azzi. Doppietta pesante, dunque, per la schermitrice classe 1982, qualificata alle Paralimpiadi di Tokyo.
«Appuntamento fondamentale e gara importante prima della rassegna giapponese», racconta soddisfatta Rossana. In rimonta, attiva una reazione immediata, mette a segno attacchi di fila e consuma il sorpasso. «Il gioco a centro pedana convince e vince» rivela.
Docente federiciana, si allena con il maestro Carmine Carpenito (Club Schermistico Partenopeo) per la spada, con Dino Meglio (Accademia Olimpica Beneventana «Maestro Antonio Furno») per la sciabola, Francesco Malena il suo preparatore atletico. Superata 15-3 in finale Julia Anna Markowska (Fiamme Oro), già battuta a Napoli. Semifinale dominata con Anna Giuseppina Molinu (Circolo Schermistico Sassarese) 15-1, che chiude terza insieme a Roxana Diana Solomon (Minervium Scherma Manerbio).
«Sono molto contenta, il lavoro paga sempre», conclude orgogliosa Pasquino (nelle foto di Augusto Bizzi). Riconfermato il titolo già vinto a Palermo nel 2019. «Archiviamo questa manifestazione con un’enorme soddisfazione per i numeri e la qualità delle gare. Il settore paralimpico ha risposto alla grande al richiamo della ripresa dell’attività agonistica. La scherma riparte con un’attività sempre più integrata», il commento entusiasta di Azzi.
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