Castel volturno. «Non ho un contratto lungo: l'anno prossimo sono a scadenza: c'è una clausola di uscita, una per me e una per il Napoli, a livello teorico...
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Nel giorno in cui durante la presentazione di Insigne il presidente De Laurentiis ha sottolineato che sul contratto firmato da Lorenzo fino al 2022 non c'era l'esigenza di mettere una clausola rescissoria, il tecnico toscano ha rivelato per la prima volta in pubblico che sul suo contratto, rinnovato l'estate scorsa con raddoppio dell'ingaggio precedente (ora è di circa 1.4), invece ce ne è una fissata nel 2018: se non verrà fatta valere dalle parti l'accordo in automatico si prolungherebbe di altri due anni. E Sarri ha rimarcato che proprio in presenza di questa clausola è da considerare teoricamente un allenatore in scadenza e non con un contratto lungo, anche se poi ha ricordato che «i contratti mi interessano fino ad un certo punto visto che vengo dalla B e dalla C e sono stato a a scadenza per una vita». La precisazione sulla natura del contratto è una frase che lascia aperti tutti i possibili scenari futuri in relazione al matrimonio tra lui e il presidente De Laurentiis. «Da cosa dipende la mia permanenza? Non lo so, non ho idea, non ci penso. Che risposta dovrei dare, poi domani magari mi prendo a testate con Aurelio: io ho detto che lo scudetto non è programmabile ma noi abbiamo l'obbligo di credere in un sogno»
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