Inter, Brozovic a letto con Wanda: «Non c'è stato nulla, ora querelo»

Inter, Brozovic a letto con Wanda: «Non c'è stato nulla, ora querelo»
Il giocatore dell'Inter, Marcelo Brozovic, attraverso il suo legale, Danilo Buongiorno, «contesta e smentisce in modo assoluto le notizie false diffuse nei giorni scorsi...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il giocatore dell'Inter, Marcelo Brozovic, attraverso il suo legale, Danilo Buongiorno, «contesta e smentisce in modo assoluto le notizie false diffuse nei giorni scorsi online e su alcune testate giornalistiche italiane attinenti Wanda Nara, moglie del compagno di squadra Mauro Icardi». «Non c'è stato mai alcun rapporto, o altro, tra Brozovic e la signora Nara», spiega il legale che aggiunge che «Brozovic vuole fare chiarezza sui responsabili che hanno messo in dubbio la propria correttezza morale e professionale» e quindi annuncia querele.

 
«Tali false notizie scaturite da anonime registrazioni audio e poi liberamente divulgate dai media e da alcuni giornali (senza la minima verifica della veridicità della fonte) sono apertamente diffamatorie e illecite e gravemente lesive dell'immagine del giocatore - scrive in una nota l'avvocato Buongiorno -. Peraltro la illegale diffusione di tale falsa notizia ha avuto una notevole propagazione a livello internazionale ed in particolare in tutta Europa e nel suo stato di origine (la Croazia) con grave disagio e sconcerto dello stesso, della propria moglie e di tutti i propri famigliari». «Il signor Brozovic quindi, vuole fare chiarezza sui responsabili che hanno messo in dubbio la propria correttezza morale e professionale - conclude l'avvocato milanese - Questo ultimo, anche a tutela della propria reputazione, sta agendo sia in sede civile che in sede penale con mirati atti di denunce -querele nei confronti dei creatori della falsa notizia e degli organi di stampa apertamente colpevoli del reato di diffamazione ex art.596 bis codice penale». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino