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Dopo qualche cocente delusione, torna la grande scherma azzurra anche sui tabelloni dei Giochi Olimpici di Tokyo 2020. La sciabola a squadre maschile, infatti, nella mattinata italiana si è tolta il grosso sfizio di mandare a casa anzitempo una delle grandi favorite della specialità, l'Ungheria guidata dal più volte olimpionico Áron Szilágyi, che già qualche giorno fa aveva infranto il sogno del foggiano Luigi Samele nella prova individuale. Quella sconfitta per la rappresentativa azzurra alle Olimpiadi è ormai solo un ricordo, e a riscattarla ci hanno pensato il trio Aldo Montano, Enrico Berrè e Luca Curatoli, che con un inaspettato 45 a 43 hanno strappato il biglietto per giocarsi il metallo più prezioso contro la Corea del Sud oggi alle 12 e 30. Conosciamo i protagonisti azzurri dell'imminente finale.
Le sciabole italiane
Non ha bisogno di presentazioni Aldo Montano, senza nulla togliere agli altri e due. Di Olimpiadi prima di Tokyo 2020 ne aveva già fatte 4, l'ormai 42enne livornese, ma questo non gli ha impedito di ritrovare la forza e la disponibilità a presentarsi come primo sostituto della sciabola maschile, con successivo upgrade. L'obiettivo? Riscattare prima Rio 2016, unica sessione ai Giochi in cui non ha appeso al collo neanche una medaglia, e solo dopo provare a bissare quell'impresa che incredibilmente gli riuscì 17 anni fa, quando sotto il cielo di un'estate greca fece suo uno storico oro.
Poi c'è la Fiamma Gialla Enrico Berrè, 28 anni, romano di Roma che ha fatto la trafila nella Società Sportiva Lazio e che in termini d'esperienza fa da contraltare alle 5 Olimpiadi di Montano, dato che Enrico è solo alla sua prima comparsa.
Chiudiamo col più piccolo dei tre, Luca Curatoli, che di anni ne ha soli "27" e che esordisce alle Olimpiadi lui anche a Tokyo 2020. Lui è una Fiamma Oro, e anche questa coincidenza speriamo si sposi bene con la medaglia che è in arrivo. Non è così celebre come al compagno di scuderia Montano, ma è arrivato alle Olimpiadi da testa di serie numero 3 del ranking mondiale, mica poco. Anche se non è bastata a spazzare via i primi avversari incontrato sull'Olimpo dei più grandi, visto come è andata la sua avventura individuale dove il romeno Iulian Teodosiu s'è fatto presto beffa del suo pedigree già al primo turno. Anche il suo Insta è un pullulare di sciabole e pesi da palestra, ma nei momenti liberi, pochi tra lavoro e competizione, il tempo di un po' di relax al mare si ritaglia sempre.
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