Italia, Gilardino: «Ci sarà da rifondare un pò tutto»

Italia, Gilardino: «Ci sarà da rifondare un pò tutto»
«C'è da ripartire, speriamo con presupposti ben precisi: ci sarà da rifondare un pò tutto, spero possa tornare a essere l'Italia che è...

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«C'è da ripartire, speriamo con presupposti ben precisi: ci sarà da rifondare un pò tutto, spero possa tornare a essere l'Italia che è stata». Parola di Alberto Gilardino, uno dei campioni del mondo di Germania 2006, per il quale la mancata qualificazione degli azzurri per Russia 2018 «è un grande dispiacere, soprattutto per Gigi (Buffon, ndr) e per Daniele (De Rossi, ndr) con cui ho condiviso grandissime gioie in 10 anni di nazionale, posso immaginare il loro dispiacere nel lasciare in questo modo». Secondo Gilardino, presente all'inaugurazione del ristorante «Osteria del calcio», nuova incarnazione del Fashion Foodballer di Firenze di cui condivide la proprietà con Luciano Spalletti e Dario Dainelli, per l'Italia «credo che sia fondamentale un progetto serio, delle sicurezze a livello dirigenziale, gente che ha giocato a calcio, che sa di calcio, che ha vissuto calcio per tantissimi anni». E Carlo Ancelotti, uno dei papabili per il ruolo di Ct, secondo l'attaccante che lo ebbe al Milan è «una persona eccezionale, un allenatore top, un vincente». Consigli per la risalita arrivano anche dal 'sociò Dainelli: «Penso che dobbiamo guardare i più bravi, quelli che negli ultimi anni sono riusciti a far rendere le loro leghe nel miglior modo possibile. Per noi ci sono esempi come Inghilterra, Spagna, Germania: va analizzato come lavorano, partendo dai settori giovanili, e da lì prendere spunto». Ancelotti, secondo il difensore del Chievo, «potrebbe dare garanzie importanti, ma prima di arrivare a un Ct devono essere tante le considerazioni a monte, perché se no copre altri difetti di base».
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Il Mattino