Italia, Mancini col rebus Insigne: è in ballottaggio con Bernardeschi

Italia, Mancini col rebus Insigne: è in ballottaggio con Bernardeschi
Le prime due gare (con Finlandia e Lichtenstein) possono essere considerati un banco di prova fino a un certo punto. È con Grecia e Bosnia che l'Italia si gioca il...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Le prime due gare (con Finlandia e Lichtenstein) possono essere considerati un banco di prova fino a un certo punto. È con Grecia e Bosnia che l'Italia si gioca il primato del girone e l'accesso agli Europei 2020. Ecco perché stasera ad Atene, città di miti e divinità classiche, bisognerà vincere e provare a non farla sembrare neppure troppo un'impresa epica visto il livello degli avversari.


Mancini sa di avere una squadra molto sintonizzata con il suo progetto. Una squadra in crescita. I dubbi sono di formazione sono due e hanno a che fare con Insigne e Quagliarella. Tutto gira attorno a Bernardeschi che qualora dovesse partire esterno sfilerebbe il posto da titolare a Insigne, mentre se il ct dovesse decidere di utilizzarlo da falso nove nel 4-3-3, occuperebbe la casella che attualmente toccherebbe di diritto a Quagliarella (o Belotti). «Per consegnare la lista ho tempo fino a mezzanotte», commenta Mancio con un sorriso. «Ho visto tutti gli attaccanti abbastanza bene, ho ancora qualche ora per valutare. La certezza è una: ho cinque centravanti, qualcuno dovrà andare in tribuna. Ma devo valutare anche le due gare in quattro giorni». Ma ci sono anche gli avversai. «Non so come giocherà la Grecia. Nelle ultime due partite ha usato due sistemi diversi. Viene da risultati negativi, ma negli ultimi mesi ha dimostrato di saper fare un buon gioco e provare a fare calcio».
 
Da quando c'è lui in panchina, l'Italia ha iniziato a vincere e a convincere. «Noi siamo l'Italia, noi dobbiamo fare la nostra partita, non possiamo entrare in campo per pareggiare o con la paura di perdere: è la mentalità sulla quale stiamo lavorando. A livello ambientale non sarà una partita facile per una squadra giovane come la nostra, ma giocare davanti a uno stadio pieno è sempre bello. E poi sono tutti giocatori abbastanza esperti, anche se non tutti abituati a giocare certe partite in Europa. Però hanno dimostrato personalità, di saper giocare senza paura. Sono tranquillo perché sappiamo cosa dobbiamo fare: serve la stessa mentalità di sempre, giochiamo da diverse partite nello stesso modo e abbastanza bene. Ecco, questa partita può dimostrare che la nostra crescita sta continuando. Magari ci saranno momenti di difficoltà, com'era successo nel primo tempo con la Finlandia che non era stato brillante: dovremo essere bravi a restare compatti, perché in certi casi bisogna anche saper difendere».


Accanto al ct sorride Giorgio Chiellini, capitano oltre che leader di una difesa che non prende gol da cinque partite e da un totale di 478' (7 settembre, contro l'Ucraina). «Il segreto? Se la palla ce l'abbiamo noi, non ce l'hanno gli altri: così è più facile non prendere gol. E poi è vero che puntiamo su un gioco propositivo, ma sempre con grande equilibrio. E con qualche accorgimento adottato in corsa, e l'aiuto di tutti anche in fase difensiva. Ora il difficile è continuare: dobbiamo affrontare due partite dure, e serviranno passi in avanti. Qui in Grecia ci aspetta una situazione ambientale e tecnica difficile: ci ho giocato qualche volta, ho sempre fatto fatica. Ma sappiamo che è una gara decisiva per la qualificazione, e in quanto tale dovremo affrontarla» Leggi l'articolo completo su
Il Mattino