Stretta di mano con il presidente Serafino Perugino, cappellino dei Lakers, due anelli e la fede in bella mostra, penna nella mano sinistra per firmare il contratto. Immediata...
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Salutano Carlos Augusto dos Santos da Silva, noto a tutti come Kakà (altra gloria milanista ma anche qui stesso cognome e nulla più), approdato alla Sandro Abate Avellino e Jefferson al Pesaro. Ad entrambi «vanno i ringraziamenti del club flegreo per la correttezza e la professionalità sempre dimostrati».
Sabato 14 dicembre pronto a debuttare sul parquet con il team capitanato da Fernando Perugino, è stato ufficializzato l’ingaggio dell’ala/pivot Jorginho, proveniente dall’Aniene, che ha realizzato 8 reti in 10 partite nel corso della prima parte di stagione. Nel 2018 è stato bomber indiscusso della scorsa serie A2.
«Sono venuto al Fuorigrotta, per vincere un altro campionato». Ritrova Attilio Arillo. E il talento carioca ammette. «C’è stata la possibilità di sposare un nuovo progetto e mi sono messo subito a disposizione con fiducia. Ho voglia di conquistare un’altra promozione, scendendo di categoria». In Campania il neoacquisto ha già giocato con la Feldi Eboli, poi la Lazio, una promozione e il titolo di capocannoniere (33 reti messe a segno con il Lido di Ostia) ed un feeling eccezionale con il gol. Fiuto infallibile.
«Ci darà tantissimo» , spiega il direttore sportivo Nicola Ferri, che tiene a precisare. «Avevamo puntato su due giocatori eccellenti, come Kakà e Jefferson, di categoria superiore e le richieste per loro non mancavano. Di comune accordo con il tecnico Fabio Oliva abbiamo deciso nelle ultime settimane di scegliere un’altra strada, che ci ha portati dritti verso Jorginho, giocatore dalle immense qualità, che siamo convinti ritornerà utilissimo nella seconda parte della regular season».
Note le doti di Jorginho di superare l’avversario. «Indosserò la maglia biancazzurra, per inseguire un altro sogno». Non allo stadio San Paolo ma al PalaCercola. Benvenuto al Sud.
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Il Mattino