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Nel tatami delle polemiche, quelle che hanno portato due musulmani a rinunciare ai Giochi olimpici per non incontrare un judoka israeliano, un segnale positivo (e del vero spirito dell'Olimpiade) arriva dalle donne. Al termine della sfida dei sedicesimi di finale dei +78 kg, la saudita Tahani Alqahtani, e Raz Hershko, israeliana, si sono abbracciate, poi la 23enne Hershko, detta "Hercules" e che aveva vinto per ippon, ha alzato il braccio destro dell'avversaria nel gesto che si usa per rendere omaggio al valore della rivale.
Tokyo, l'abbraccio spegni polemiche tra Alqahtani e Hershko
Tahani Alqahtani, tra l'altro, ha potuto partecipare ai Giochi di Tokyo grazie a un invito speciale del Cio, e non si è certo tirata indietro quando il sorteggio le ha messo di fronte una rivale proveniente da Israele. Non ha quindi fatto come l'algerino Fethi Nourine e il sudanese Mohamed Abdalrasool, che nei 72 kg uomini si sono entrambi ritirati pur di non affrontare l'israeliano Tohar Butbul.
La stessa che oggi, dopo quanto è successo tra le due judoke, ha diffuso una nota per sottolineare che «il match tra Tahani Alqahtani e Raz Hershko si è svolto regolarmente e rappresenta un notevole passo avanti nel segno del rispetto e dell'amicizia dimostrando come lo sport possa andare oltre ogni influenza politica o estranea ai valori olimpici».
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Il Mattino