Il Palamaggiò continua ad essere stregato per la Juvecaserta che ancora non è riuscita a mettere a segno una vittoria sul proprio parquet espugnato, questa volta, da...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Un incontro iniziato nel segno del ricordo e della commozione, con capitan Giuri che ha deposto un fascio di fiori sui gradoni della curva «Quattro Stelle», il settore che la società bianconera ha voluto intitolare alle quattro vittime del drammatico incidente di Buccino dove 11 anni fa persero la vita la dirigente Gallicola, l'allenatore Noia, il giovanissimo cestista Mercaldo e il suo papà Gigi, tutti appartenenti al team under 15 della Juvecaserta che si stava recando a giocare a Potenza.
Gentile manda subito in campo Carlson, in forse fino all'ultimo, in seguito all'infortunio occorsogli ad Udine, rivelatosi meno grave del previsto, ma che comunque non gli ha permesso di dare il meglio di sé, nonostante poi sia risultato il miglior realizzatore per la sua squadra con 21 punti. Masciadri dell'Imola si rivela subito l'uomo da arginare: è lui inizialmente il terminale offensivo più pericoloso Gli ospiti accumulano al 6° il vantaggio di + 10 (7-17). Con una difesa più accorta, i bianconeri diventano più incisivi. Da un gioco maggiormente ordinato nascono le triple di Giuri e di Hassan del 19-22. Due tiri liberi di Allen chiudono la prima frazione di gara sul punteggio di 23-24. Sorpasso della Juvecaserta con Hassan (25-24), ma qualche errore di troppo in attacco impedisce ai padroni di casa di aumentare il bottino. Paci sotto le plance è una roccia, ma non basta a Giuri e compagni per impedire all'Imola di restare, anche se col minimo scarto, con la testa avanti (29-31). Le due contendenti procedono punto a punto, in un duello caratterizzato da grande equilibrio (31-31; 40-40). Ma è ancora Masciadri a punire con una tripla la difesa bianconera per cui si va negli spogliatoi per l'intervallo lungo con la Juve costretta ad inseguire i romagnoli con un passivo di 4 lunghezze (43-47) da colmare al più presto.
Al ritorno sul parquet è invece l'Imola a voler imporre il proprio ritmo (43-51). La Juvecaserta prova a ricucire lo strappo (49-51). A Carlson viene fischiato un fallo antisportivo che manda in lunetta Fultz. Il momento no della squadra di Gentile si traduce nuovamente in un 10 (49-59) che la costringe a rivedere i propri giochi. Giuri cerca più di una volta il tiro alla lunga distanza; impresa non riuscita che dà la possibilità agli ospiti di portarsi su 54-68 al 28°. È duello anche fra gli head coach per trovare le rotazioni più efficaci: Gentile per colmare il passivo, Di Paolantonio per continuare a tenere a distanza i casertani. Le Naturelle Imola incalza e la Juvecaserta affanna nel trovare continuità nella sua manovra. Il nervosismo serpeggia nelle fila bianconere, in difficoltà nello stravolgere il cammino dei romagnoli. La partita è ormai sfuggita dalle mani della Juvecaserta costretta a registrare così il terzo stop casalingo, mentre Imola inanella la terza vittoria consecutiva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Leggi l'articolo completo su
Il Mattino