La Juve ne ha vinte sei su sei, il Napoli ha steccato solo con la Samp. Prima e seconda, esattamente come l'aprile scorso nella sfida scudetto trionfale per gli azzurri con il...
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DUELLO CR7-KOULIBALY
La Juve si è rinforzata con il numero uno al mondo, il più forte di tutti, ed è lui il pericolo maggiore per la difesa azzurra. Gioca centrale Cr7, anche se svaria moltissimo non dando punti di riferimento: della sua marcatura dovrà occuparsi principalmente Koulibaly, il difensore azzurro più forte in velocità e nei recuperi verso la porta. Il loro duello sarà tra quelli decisivi del match di Torino. Il portoghese verrà affiancato da uno tra Mandzukic e Dybala che hanno caratteristiche completamente diverse: il croato lotta e sgomita per creare varchi, l'argentino invece gioca tra le linee puntando sulla tecnica e sul colpo a sorpresa. Il partner difensivo di Koulibaly sarà Albiol, lo spagnolo che guida i movimenti della linea a quattro. Importante sarà limitare i rifornimenti per il portoghese e prezioso risulterà il pressing sui centrocampisti, soprattutto su Pjanic che è il maggiore ispiratore del gioco bianconero.
LE FASCE
La partita si potrà decidere lì dove Juve e Napoli sono ottimamente attrezzate e tutte e due spingono molto con i terzini. Allegri dovrà decidere il modulo: se il tecnico toscano si disporrà con la linea difensiva a quattro la spinta toccherà a Cancelo a destra e Alex Sandro a sinistra, se invece si affiderà alla difesa a tre con Barzagli-Bonucci-Chiellini saranno i centrocampisti offensivi a spingere, Bernardeschi da un lato e Matuidi dall'altro. Con Ancelotti e il nuovo modulo 4-4-2 la partecipazione alla fase offensiva dei terzini è determinante, ecco perché Hysaj e Mario Rui saranno due elementi chiave con le loro sovrapposizioni sulle fasce. Sono loro infatti a guadagnare il fondo per i cross perché gli esterni di centrocampo Callejon e Zielinski convergono più centralmente tra le linee per colpire.
LA MARCATURA DI INSIGNE
Sulla sponda azzurra l'uomo che può spostare gli equilibri è l'attaccante di Frattamaggiore, decisivo sarà il suo movimento tra le linee: Allegri studierà la marcatura affidandogli in prima battuta un centrocampista (Pjanic) e poi quella dei difensori centrali Bonucci e Chiellini. Insigne diventa devastante quando riesce a ricevere il pallone frontalmente alla porta avversaria e non di spalle, così può disegnare assist per gli inserimenti delle due mezzale Callejon e Zielinski, lanciare Milik o puntare direttamente al tiro.
LE PALLE INATTIVE
Una chiave del big match è rappresentata dalle palle inattive: il Napoli ad aprile scorso vinse all'Allianz Stadium con il gol di testa di Koulibaly da calcio d'angolo di Callejon. In questo campionato non sono ancora arrivati i gol dei difensori centrali, come nella stagione scorsa quando diventò un paio di volte decisivo anche Albiol. In partite tatticamente bloccate, come sarà prevedibilmente la sfida di Torino, questa soluzione può diventare determinante per sbloccare il risultato. Anche la Juve può colpire con Bonucci, Chiellini e Benatia, tre difensori centrali abilissimi a colpire di testa da calci d'angolo. Sulle punizioni dal limite è messa meglio la Juve con tre specialisti come Cristiano Ronaldo, Pjanic e Dybala, il Napoli alterna alla battuta Insigne e Mertens. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino