Juve Stabia, incognita futuro: domani la verità di Langella

Una conferenza stampa per chiarire strategie e programmi

Andrea Langella
Ancora poche ore col fiato sospeso, poi finalmente il presidente Andrea Langella scoprirà il velo sul futuro della Juve Stabia. Domani l'attesa conferenza stampa del...

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Ancora poche ore col fiato sospeso, poi finalmente il presidente Andrea Langella scoprirà il velo sul futuro della Juve Stabia. Domani l'attesa conferenza stampa del numero uno del club gialloblù dovrà chiarire tutto, dopo mesi di silenzi. Partendo dai tanti perché rimasti senza risposta dell'ultimo campionato, fino alla vicenda legata alla cordata capeggiata dall'ex direttore generale del Catania, Pietro Lo Monaco, e soprattutto a quel che sarà della squadra stabiese il prossimo anno. Da settimane la piazza invocava un incontro con la dirigenza per avere chiarezza sulle strategie del club che, in primis, sta ottemperando a quanto necessario per garantire l'iscrizione alla serie C 2023/24.

Non è ancora chiaro se Andrea Langella proverà a dare spiegazioni in merito alle affermazioni social di Lo Monaco, ma anche del fratello Giuseppe. Il dirigente originario di Torre Annunziata, infatti, ha avuto modo di raccontare la propria versione della questione Juve Stabia, spiegando che, previo incarico ricevuto da un gruppo di imprenditori alla ricerca di un club per far calcio a livello professionistico, avrebbe proposto al gruppo le quote della Juve Stabia, che nel frattempo gli sarebbero state offerte. 

Dopo una lettera d'intenti prodotta il 26 aprile, stando al racconto di Lo Monaco, rimasta priva di riscontro, e verificata la diversità d'intenti dei due fratelli Langella, la decisione di dirottare l'interesse del proprio gruppo altrove. Parole che sollevano più di un dubbio, su quali quote sarebbero state offerte alla cordata di Lo Monaco, ma anche sulla reale intenzione dell'attuale dirigenza di passare la mano.

Dal fronte Juve Stabia, infatti, la lettera d'intenti sarebbe una proposta per una mera gestione dell'annualità sportiva, sia pure con l'impegno (non suffragato da aumento di capitale, come invece richiesto da Andrea Langella) di saldare le spettanze verso Agenzia delle Entrate, Inps, Inail e il Comune per la questione stadio.

Tanti dubbi, dunque, sul futuro. In un campionato, come quello prossimo, in cui ci saranno tante squadre di capoluoghi di provincia, non ultimo il retrocesso Benevento, sembra sempre più probabile un campionato in linea con quello appena concluso, con una squadra composta da un mix di giovani e qualche "chioccia" per giocarsi quanto meno un piazzamento play-off.

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Il Mattino