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Chi si aspettava la chiusura col botto è rimasto deluso, ma i fischi piovuti per la prima volta dagli spalti sembrano echeggiare ancora nell’aria all’indomani del deludente pari interno della Juve Stabia contro la Fidelis Andria. Sottili prova a difendere i suoi, ben conscio, sembra evidente, che alla ripresa, a gennaio, con la riapertura del mercato, la società dovrà intervenire in maniera chirurgica per rinforzare la sua squadra e consentirgli di puntare coi fatti, e non con le parole, ad un piazzamento play-off:
«Con l’Andria c’è stata troppa frenesia da parte di tutti, voglia di vincerla a tutti i costi, e di indirizzarla subito sui giusti binari.
I fischi, per la prima volta quest’anno, li ha sentiti, il tecnico gialloblù, che prova a dribblare la questione: «Qui, purtroppo, non c’è l’equilibrio, o tutto è bianco, o tutto è nero. Dispiace, ovviamente, anche noi, come i tifosi, sempre encomiabili, caldi e passionali, vorremmo sempre uscire dal campo ed andare a festeggiare sotto la curva, ma non è possibile, dobbiamo fare di necessità virtù, rimetterci a lavorare e cominciare bene da subito, fin dal derby di Avellino».
Sugli scudi, coi pugliesi, ancora Stoppa, ma anche Russo, “rispolverato” tra i pali dopo l’ultima prestazione di Sarri: «Stoppa ormai è una certezza, lo conosciamo, sono contento per lui, per il buon momento che sta attraversando. Russo? Non butto certo via Sarri, che fin qui ha fatto benissimo, per una prestazione sotto tono, ma ho ritenuto che fosse necessario avere maggiore serenità indietro, un pizzico di esperienza che un ragazzo come Danilo, per la carriera che ha alle spalle, poteva dare. Lo ha fatto, dobbiamo solo cercare di essere un po' più cattivi sotto porta, capitalizzare meglio quanto creiamo, e sono convinto che saremo protagonisti anche nel girone di ritorno».
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