Juve Stabia-Taranto, la grinta di Pagliuca: «Giochiamo col morso dell'animale ferito»

«Dopo tre vittorie di fila vogliamo completare l’opera»

Guido Pagliuca
La delusione e l’amarezza che devono diventare rabbia agonistica. La decisione del prefetto con dispositivo successivo della Lega che costringerà Juve Stabia e...

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La delusione e l’amarezza che devono diventare rabbia agonistica. La decisione del prefetto con dispositivo successivo della Lega che costringerà Juve Stabia e Taranto a giocare domani sera al Menti, ma a porte chiuse diventa motivo di carica per i gialloblù con Guido Pagliuca che prova a motivare i suoi in vista di una sfida fondamentale per il campionato: «Siamo pienamente d’accordo con il nostro presidente in merito alla decisione presa per domani sera – queste le sue parole -, siamo dispiaciuti per l’assenza dei tifosi, ma anche convinti che sapranno spingerci da fuori, da casa, darci quel calore che non è mai mandato quest’anno. Il morso? Domani avremo quello dell’animale ferito».

Il Taranto di Capuano, penalizzato nei giorni scorsi di quattro punti per questioni amministrative va preso con la giusta attenzione: «Una squadra forte, che sa come metterci in difficoltà. I punti possono destabilizzare, ne so qualcosa io che a Siena mi sono visto estromesso dai playoff per questioni non del campo, ma è una gara sicuramente difficile contro un avversario bene organizzato».

Juve Stabia alla ricerca del poker: «Dopo tre vittorie di fila vogliamo completare l’opera, siamo convinti di poterlo fare, e questo ci deve solo rendere fieri di quel che siamo e di quello che abbiamo fatto fino ad oggi, consapevoli di dove siamo partiti». 

Squadra al completo, recuperato anche Bellich, Pagliuca sembra avere pochi dubbi: «Vedremo, Piscopo ha una gamba importante per attaccare la profondità, Mosti va meglio se si pensa di non concedere spazi tra le linee, perché è più veloce nella giocata di prima. Il viaggio verso Itaca prosegue, ma guardare la classifica ora serve a poco, manca tanto, vedremo tra qualche settimana quale sarà stato il nostro percorso».

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Il Mattino