Niente da fare. Troppa Juventus per una Lazio piccola piccola. Il confronto è stato impietoso e ai ragazzi di Allegri è bastato il minimo sforzo per vincere 2-0...
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FANTASMI
Eppure le premesse per fare una buona gara c'erano tutte dopo il bel successo contro l'Atalanta. Di quella prova non si è visto praticamente nulla. Anderson è sembrato più spaesato che mai, il gigante Milinkovic schiacciato dai muscoli dei centrocampisti juventini, Immobile ingabbiato da Bonucci e Chiellini. Centrocampo fragile e con poche idee, per non parlare della difesa. Un pianto. Sulla corsia sinistra la Lazio regala discese libere agli slalomisti Cuadrado e Lichtsteiner. Non a caso i due gol nascono proprio da lì. Passino gli errori di Radu, Patric e Wallace ma se a sbagliare è anche il pilastro de Vrij, che si lascia anticipare da pollo da Higuain, allora le speranze non nulle. E poi Marchetti non salva mai i suoi. A dir poco goffo il tuffo sul tiro dell'1-0 di Dybala. Perfetta o quasi la Juventus nonostante il modulo, definito scriteriato, scelto da Allegri.
LEZIONE
Una vera e propria lezione quella impartita dalla Juventus alla Lazio che dovrà imparare in fretta se vuole iniziare a colmare il gap con le grandi. Non è un caso che in sei confronti contro le grandi del campionato sia arrivato un pari e cinque sconfitte. È' mancata la cattiveria, quella rabbia di vincere che hanno le squadre importanti. Non è possibile arrivare sempre secondi sulla palla sia in prima sia in seconda battuta. Ora ad attendere la Lazio, sabato prossimo, c'è il Chievo. Non ci sarà Immobile che, diffidato, è stato ammonito. Oltre il danno anche la beffa.
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Il Mattino