Juventus, l'analisi di Sarri: «È mancata un po' di testa»

Juventus, l'analisi di Sarri: «È mancata un po' di testa»
La Juventus di Sarri incassa il primo pareggio casalingo stagionale dopo nove vittorie consecutive tra Champions e campionato. Il 2-2 con il Sassuolo è maturato «dopo...

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La Juventus di Sarri incassa il primo pareggio casalingo stagionale dopo nove vittorie consecutive tra Champions e campionato. Il 2-2 con il Sassuolo è maturato «dopo aver regalato 50' agli avversari, con erroracci», controbilanciati secondo il tecnico bianconero da una seconda parte di match «in cui abbiamo costruito tantissimo sprecando tante occasioni sotto porta». Un pareggio figlio di un approccio mentalmente errato da parte dei bianconeri: «È mancata un pò di testa, ci siamo svegliati dopo lo svantaggio, ma non era facile ritrovare energie mentali dopo Atalanta e Atletico. Non dovrebbe mai succedere, ma quando capita serve intelligenza: la penso come il presidente, una squadra si valuta nelle competizioni lunghe come il campionato». Nessun colpevole in particolare, ma una prova deludente dal punto di vista del collettivo: «Davanti abbiamo fatto 27 tiri e 2 gol, a centrocampo abbiamo perso palloni banali, dietro abbiamo fatto tre cazzate nella stessa azione, quella del 2-1. Nessuno è immune da responsabilità. Ronaldo? L'ho visto più vivo nei 30' finali che nella fase iniziale».


Grandi meriti del Sassuolo, presentatosi all'Allianz Stadium senza timore reverenziale, dimostrandosi propositivo anche quando la Juve pressava. «Al di là del punto siamo contenti per come è arrivato - conferma De Zerbi -. Siamo una squadra in costruzione, tanti sono giovani: un pari che dà morale e la consapevolezza di essere forti. Non abbiamo mai smesso di giocare anche alla fine: ci è costato il rigore, ma se non accetti di poter subire situazioni del genere non potrai mai arrivare a giocare queste partite. Per questo non sono arrabbiato». Si gode il punto De Zerbi, oltre alla prestazione dell'esordiente Turati: «Non avevo dubbi su di lui, è il classico portiere un pò pazzo. Prima della partita gli ho detto di godersi il momento: arrivare a 18 anni a fare l'esordio in questo stadio contro questi campioni è splendido. Una giornata che non tornerà più e che per questo doveva godersi al massimo. Da come mi ha guardato a fine partita, penso che se la sia gustata».
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Il Mattino