Il mondo del basket e dello sport in generale è sotto choc per la morte di Kobe Bryant, l’ex campione NBA scomparso ieri in un incidente in elicottero. Ma qual...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LEGGI ANCHE Morta Alyssa, compagna di squadra di Gianna Maria
Nella mattinata di ieri (ora locale) la nebbia era talmente fitta che anche la polizia di Los Angeles aveva tenuto a terra i suoi elicotteri: quello di Kobe invece si era alzato poco dopo le 9, per poi precipitare tre quarti d’ora dopo a Calabasas, a ovest della metropoli californiana. Bryant era diretto a Thousands Oaks, dov’era in programma una partita della figlia 13enne nella Mamba Cup, un torneo organizzato dalla sua Mamba Sports Academy (dal suo soprannome Black Mamba).
L’elicottero era un Sikorsky S-7 bi-turbina del 1991: secondo i testimoni che si trovavano nei pressi della zona, da uno dei motori si sentivano strani rumori. La dinamica non è però ancora del tutto chiara e ci vorranno diversi giorni per capire: quello che sembra certo è che non dovrebbe essersi trattato di un guasto tecnico, ma la causa principale dovrebbe essere il maltempo.
LEGGI ANCHE Da Totti alla Pellegrini, il mondo piange il black mamba
Le autorità non hanno ancora diffuso i nomi di tutte le vittime, ma sui media statunitensi si legge che a bordo c’erano John Altobelli, allenatore di baseball, con la moglie Keri e la figlia Alyssa (compagna di squadra di Gianna Bryant) e Christina Mauser, assistant coach di Kobe nella squadra. Non si conosce l’identità delle altre vittime: per il recupero dei corpi, ci vorranno diversi giorni, secondo quanto confermato dall’ufficio del coroner della contea. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino