Australian Open, bufera sulla 16enne ucraina che ha stretto la mano a una russa. «Un errore, non se ne è resa conto»

Polemiche in Ucraina, interviene anche il ministro dello Sport

Australian Open, bufera sulla 16enne ucraina che ha stretto la mano a una russa. «Un errore, non se ne è resa conto»
Non si attenuano le polemiche in Ucraina dopo che sabato scorso una giovane tennista ucraina di 16 anni, Elizaveta Kotliar, ha stretto la mano alla collega russa Vlada Minchova al...

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Non si attenuano le polemiche in Ucraina dopo che sabato scorso una giovane tennista ucraina di 16 anni, Elizaveta Kotliar, ha stretto la mano alla collega russa Vlada Minchova al termine di una partita del torneo juniores degli Australian Open. Le immagini hanno fatto il giro del mondo e sono arrivate all'attenzione del ministro dello Sport dell'Ucraina, Matviy Bidnyi. «Stiamo studiando le ragioni di tale atto, così come tutte le circostanze, e in seguito daremo la posizione del Ministero. Come ho visto il video, la prima impressione è stata che i russi abbiano provocato la nostra atleta», ha scritto il ministro su Facebook.

Il padre ha risposto al ministro chiedendo scusa a nome della figlia e spiegando che la ragazza non si è resa conto di quello che stava facendo: «Lisa ha solo 16 anni e non ha ancora esperienza - ha spiegato -. Sfortunatamente non è stata in grado di controllare le sue emozioni e ha fatto un gesto per lei automatico, senza rendersi conto che la sua rivale fosse un'atleta del paese che ha attaccato la nostra patria. È stato un errore, Lisa ne è molto dispiaciuta».

Ma i commenti sulla pagina Facebook del ministro sono molto aggressivi: in tanti sottolineano che «non è possibile stringere la mano ad un rappresentante di un paese aggressore mentre ci sono i nostri uomini al fronte». Lo stesso ministro ha pubblicato un altro post nel quale si è adirato con gli organizzatori degli Open in corso a Melbourne «colpevoli» di aver per errore pubblicato la foto della bandiera russa in grafica al fianco della tennista Maria Timofeeva mentre sfidava l'ucraina Marta Kostyuk.

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Il Mattino