L'argento europeo di Boni: «Fate presto, riaprite piscine e palestre»

Vincenzo Boni
Nella morsa ucraina. Preceduto da Denys Ostapchenko (46”22) e seguito da Serhii Palamarchuk (53”17), il napoletano Vincenzo Boni si ritaglia il suo posto al sole a...

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Nella morsa ucraina. Preceduto da Denys Ostapchenko (46”22) e seguito da Serhii Palamarchuk (53”17), il napoletano Vincenzo Boni si ritaglia il suo posto al sole a Madeira. Il 47”43 conseguito in corsia 5 gli vale una pesante medaglia d’argento (50 dorso S3) all’Europeo di Funchal in Portogallo, da dove lancia un forte grido d’allarme. «Fate presto. Riaprite piscine e palestre, molti ragazzini si vedono negato il diritto allo sport e stanno abbandonando».

E così l’importanza della prevenzione viene soltanto sbandierata ma non praticata in concreto. «Ho pensato ai ragazzi di Napoli e dell’Italia. Il nuoto è uno degli sport meno rischiosi, spero finisca presto questo periodo di buio, che si protrae da troppo tempo», osserva l’atleta del Caravaggio Sporting Village, tesserato per le Fiamme Oro. «Riaprire gli impianti vuol dire benessere psicofisico e socialità», osserva il nuotatore paralimpico.

Mascherina nera, felpa e cappuccio blu, cuffia con il tricolore in bella mostra. «Una gioia indicibile sul podio», racconta Vincenzo. «Sono molto contento del crono. Non pensavo di stare su questo tempo. Un mese fa a Lignano Sabbiadoro viaggiavo su altri ritmi. Il tecnico Alessio Sigillo mi ha trasmesso calma e serenità. Sa quanto abbiamo lavorato. E non sono mancati buoni riscontri in vasca». Sacrifici ripagati.

«Dedico la vittoria, -un secondo posto che vale come un primo-, ad un amico e un avversario scomparso lo scorso anno: il russo Alexander Makarov», conclude Boni. Chiude quinto Emmanuele Marigliano del Centro Sportivo Portici (1’03”07), all’esordio nella rassegna continentale, oro nella specialità 50 rana categoria SB2.

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Il Mattino