Covid-19 e solidarietà ultras. Anche a Caserta il tifo organizzato non è rimasto indifferente all'emergenza e ha incentivato una raccolta fondi a favore del...
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Gli ultras tedeschi hanno risposto presente all'appello degli amici casertani: tra le due tifoserie esiste un solido gemellaggio nato quasi per caso qualche anno fa, durante le vacanze estive di un gruppo di tifosi di Magonza in Italia, e cresciuto nel tempo. Non di rado le due tifoserie si scambiano visite allo stadio così che durante le partite non è raro vedere le pezze di Fedayn Bronx e Tbs a Magonza così come quelle del Q-Block a Caserta. Qualche giorno fa gli ultras casertani espressero il loro ringraziamento ai sanitari con uno striscione affisso in città (di voi andiamo fieri, c'era scritto) e la loro raccolta fondi a favore del Sant'Anna e San Sebastiano continua. Anche in passato gli ultras casertani si sono resi protagonisti di iniziative benefiche: ogni anno a Natale, per esempio, i tifosi rossoblù regalano giocattoli ai bambini ricoverati in pediatria e tante volte si sono fatti avanti per aiutare famiglie della curva in difficoltà. Gesti silenziosi, poco sponsorizzati, che confermano il gran cuore degli ultras. A Caserta come in tutto il territorio nazionale dove spesso la solidarietà ha cancellato le rivalità tra curve. È successo di recente al nord quando gli acerrimi «nemici» di Brescia e Atalanta si sono uniti nel lavoro per fronteggiare l'emergenza Covid-19, è successo a Genova nel 2011 quando ultras doriani e genoani lavorarono fianco a fianco per aiutare i soccorritori in occasione dell'alluvione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino