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Gelbison chiama, Turris risponde (sì), Comune pone il veto. Niente Liguori per i cilentani, che avevano chiesto la concessione in deroga dell’impianto di viale Ungheria per le gare casalinghe del prossimo – storico – campionato di serie C. La società corallina aveva manifestato piena disponibilità ma il “no” è arrivato dal Comune di Torre del Greco, «attesi i gravissimi problemi di congestione urbana e di vivibilità dell’intero quartiere ove è collocato lo stadio, che per motivi di ordine pubblico obbligano alla chiusura veicolare e pedonale».
Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Turris Antonio Colantonio, «richiamando ad un sempre più fattivo spirito di collaborazione tra società sportive ed istituzioni della nostra regione e rimarcando, in quest’ottica, la disponibilità del club alla proposta di un eventuale calendario di partite alternato tra Turris e Gelbison per il tempo necessario al completamento dei lavori allo stadio di Vallo della Lucania».
Una disponibilità che si lega a doppio filo alla travagliata estate che due anni fa toccò alla Turris, quando scattò «la ricerca – condotta in piena sinergia proprio con il sindaco Palomba – di un impianto provvisorio alternativo a quello di Torre del Greco, a sua volta interessato da interventi di adeguamento ai canoni infrastrutturali della serie C».
A proposito delle motivazioni alla base del diniego del primo cittadino, il presidente corallino accenna alla possibilità di un piano-sicurezza alternativo in vista del prossimo campionato: «Nel comprendere, chiaramente, le preoccupazioni di un sindaco per la vita della propria comunità, la Turris non è certo insensibile ai disagi patiti dalla viabilità cittadina e dai residenti nelle adiacenze dello stadio in occasione delle gare ufficiali; lo stesso progetto di riportare sempre più famiglie sugli spalti è stato finora frenato dalle criticità nel raggiungere in maniera agevole il Liguori. Non a caso, abbiamo avviato nei giorni scorsi un proficuo confronto con il nuovo primo dirigente del locale commissariato di polizia, dottor Cristiano, che ringrazio per la disponibilità, per valutare l’impatto di un piano-sicurezza alternativo, finalizzato a contenere i disagi per tutti e a rivedere il percorso di accesso allo stadio da parte delle tifoserie avversarie, anche sulla base dell’effettivo numero di presenze ospiti registrato durante l’ultimo campionato. Le interlocuzioni che c’erano state tra Turris e Gelbison erano fondate anche su questo tipo di prospettiva».
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