SALERNO - Quale sarà l’avversario della Salernitana nei playout, che la Lega di B ha posticipato al 4 e 8 giugno, non è ancora dato saperlo. Potrebbe...
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Le puntate precedenti della querelle Lanciano sono note a tutti. Deferito e punito con due punti di penalizzazione, il Lanciano ha subito altri due deferimenti e, grazie alla strategia dilatoria del suo pool di legali, è riuscito ad ottenere l’accorpamento degli stessi, facendo slittare la decisione di diverse settimane. Quando, però, arrivò, il verdetto della Disciplinare fu durissimo. Cinque punti di penalizzazione, una vera e propria stangata per la squadra di Maragliulo. Poi, lo sconto, deciso in appello dalla Corte Federale, che riaprì i giochi a due partite dalla fine della stagione regolare. Contro quella sentenza propose ricorso la Procura Figc, stizzita dalla circostanza che, alla base della riduzione della penalizzazione, ci fosse un mero cavillo formale. La Corte d’Appello accolse la tesi difensiva del Lanciano nel punto in cui sosteneva che il deferimento non avrebbe dovuto colpire l’amministratore delegato, Alain di Menno di Bucchianico, sprovvisto del potere di firma in quanto inibito, ma il direttore sportivo, Luca Leone.
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Il Mattino