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Terzo risultato utile consecutivo per la Turris, che torna da Latina con un pari dal retrogusto – però – decisamente amaro. Un amaro accentuato dal prepotente impatto che un eventuale successo (sfiorato clamorosamente nel finale) avrebbe avuto sulla classifica dei corallini anche in considerazione degli altri risultati di giornata (pari fra Monterosi e Messina e ko della Gelbison). Al Francioni finisce 0-0: il pareggio consente comunque alla Turris di portarsi a -4 dalla zona salvezza: a 35 punti c’è la Gelbison, prossimo avversario dei corallini nel turno infrasettimanale in programma al Liguori.
La gara – Fontana deve rinunciare all’infortunato Leonetti; panchina iniziale invece per Maniero e Giannone, centellinati in vista della sfida salvezza contro i cilentani. Si torna quindi al 3-5-2, con Di Nunzio, Miceli e Boccia a comporre il terzetto di difesa; in mediana Zampa ed Acquadro affiancano Franco, con Contessa e Rizzo ad agire da quinti; in avanti l’inedito tandem Guida-Longo.
Primo tempo compassato, che regista due sole occasioni. La prima di marca corallina, con Longo che in area difende un ottimo pallone, si gira e batte a rete, trovando la decisiva opposizione di Tonti; la seconda imbastita dai padroni di casa e clamorosamente vanificata da Rosseti, che – al minuto 23 – calcia alle stelle da posizione ravvicinata.
Nella ripresa subito doppio cambio per Fontana: dentro Ercolano e Frascatore per Rizzo e Boccia.
L’analisi di Fontana – «Pari amaro? Sono d’accordo ma sono ancora più convinto che questo retrogusto derivi dal fatto che meritavamo di vincere, al di là di quelli che sono stati i risultati delle nostre dirette concorrenti. Se oggi avessimo vinto avremmo legittimato una prestazione importante, ma resta il segnale forte che ha dato la squadra nonostante non siano arrivati i tre punti. Dispiace perché la vittoria era meritata».
Sull’impatto di Schirò sul match: «Non è molto tempo che sta lavorando con noi, qualsiasi minutaggio avessi voluto dargli sarebbe stato un azzardo ma ho voluto rischiare. In queste ultime due settimane sta meglio dal punto di vista fisico, la tenuta probabilmente non può essere al top ma ho visto grandi qualità. Leonetti? Spero di recuperarlo per mercoledì».
Al Francione Maniero e Giannone centellinati in vista della Gelbison: «Sono valutazioni che ho fatto in attacco così come, per esempio, in difesa con Frascatore. Purtroppo devo considerare tante cose, qui non esiste solamente la scelta tecnica. Fosse per me giocherebbero tutti per quello che mi stanno dando ma devo fare delle valutazioni in base a tante variabili come il terreno di gioco, gli impegni, il calendario. Oggi stiamo tutti bene, ma una cosa è stare bene una partita un’altra è riuscire a recuperare subito nel giro di 24-48 ore. Questo è un dato da tenere in considerazione».
Sull’atteggiamento tattico: «Se ho qualche rimorso per non aver proposto dall’inizio il 3-4-3? Sinceramente no, perché non avevo mai gli interpreti per farlo. L’ho fatto non appena si è data l’occasione. Devo ricordare che quando sono arrivato ho trovato una situazione triste con calciatori che rientravano da infortuni oppure che avevano una condizione fisica precaria. Poi c’è stato anche il mercato. Non si possono avere rimorsi, si fanno le cose quando è il momento opportuno. La squadra sta rispondendo bene, così come lo faceva a dire la verità anche prima. Sono molto contento dei ragazzi e di quello che stanno facendo. Crediamo nel lavoro che stiamo facendo». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino