Quante cose si possono fare in cinque minuti? Cinque minuti sono un tempo brevissimo. In cinque minuti si può zuccherare il caffè ma solo se la macchinetta è...
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Sono bastati cinque minuti all’inizio del secondo tempo per permettere al Napoli di pareggiare, andare in vantaggio e poi scamazzare impietosamente gli avversari che in preda alla disperazione poi man mano si sono autoeliminati terminando la partita in dieci a tipo Survivors. Cinque minuti in cui, dopo un primo tempo di blackout, tutto è tornato magicamente al suo posto. Koulibaly che segna il gol del pareggio proprio nello stadio in cui viene sistematicamente ricoperto di buu razzisti da trogloditi travestiti da tifosi di calcio; Callejon che trasforma in rete un assist imperiale del redivivo Hamsik; Mertens che delizia tutti inventandosi un gol alla Maradona dirigendo nel sette un pallonetto che poi il portiere della Lazio, Strakosha, vedrà nella sua bellezza e interezza solo più tardi, a partita conclusa, quando sarà da solo davanti al replay nella sua stanzetta a chiedersi come cacchio ha fatto quel nanerottolo belga a calciare il pallone in quel modo. Poi il rigore conquistato da Zielinski e trasformato in rete (la quarta della serata) da Jorginho hanno messo fine a qualsiasi discussione. Insomma, se questi uagliuni sono capaci di fare stu ‘ppoco in cinque minuti chissà cosa potranno fare in un’intera stagione!
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Il Mattino