Salernitana, rientra Ochoa: Dia richiesto anche dalla Premier

Il portiere in città dopo il tour de force con il suo Messico

Memo Ochoa
La versione vecchio stampo della Salernitana sta riprendendo forma in queste ore, ricostruita intorno ai suoi giocatori di maggiore affidabilità e rendimento. Nella propria...

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La versione vecchio stampo della Salernitana sta riprendendo forma in queste ore, ricostruita intorno ai suoi giocatori di maggiore affidabilità e rendimento. Nella propria area di rigore, i granata passano alla marcatura a uomo su palla inattiva per frenare l'improvvisa emorragia di reti al passivo, già tre in gioco aereo tra Milan e Bologna. Nei sedici metri che contano si è riaffacciato da ieri mattina anche Ochoa. «Questo vento caldo mi riporta a Salerno»: reduce dal tour de force in Messico, Memo ha spezzato il viaggio concedendosi una breve pausa relax, martedì sera. Il portiere granata ha cenato in compagnia dei rapper Rocco Hunt e di Clementino. Del gruppetto di calciatori non europei, Ochoa è stato il primo a rientrare nei ranghi.



Oggi pomeriggio, la squadra di Paulo Sousa ritroverà anche i giocatori africani. Dia è il più atteso, è inevitabile: il vento dei gol adesso lo spinge al comando dell'attacco della Salernitana. Le statistiche italiane ed europee dei suoi 15 giorni d'oro lo fiondano nell'empireo dei bomber, vicino o addirittura davanti ai grandissimi. In campionato, è fianco a fianco con il fortissimo Osimhen. Doppietta per il centravanti degli azzurri contro il Torino e due gol, spalmati su due gare di campionato anche per Dia. Se si sommano, invece, le reti degli attaccanti delle squadre italiane considerando pure le marcature delle competizioni internazionali delle ultime due settimane, Dia è in compagnia di Vlahovic.

Il senegalese ha messo a segno 4 gol 2 in granata e 2 in Nazionale e altrettanto ha fatto il serbo della Juventus, tra Europa League e partite con la rappresentativa del suo Paese. Nella speciale classifica degli attaccanti con il grilletto facile, Boulaye è alle spalle del danese Hojlund, cecchino dell'Atalanta. Il biondo goleador della Dea, 20 anni, è entrato nel mirino della Juventus. La sua giovanissima età scatena aste di mercato ma consente pure a Hojlund e all'Atalanta di temporeggiare, se volessero. Per Dia è un'altra storia: ha 26 anni, è nella fase della definitiva consacrazione e maturità calcistica. È come se in questo momento, nelle orecchie di tutti (compresa la Salernitana che lo riscatterà a 12 milioni di euro e poi lo metterà in vetrina), rimbombasse un richiamo da «ora o mai più» al quale è difficile resistere.

Dia è destinato alla munifica Premier League, nonostante la corte serrata del Sassuolo. Quanto vale Dia? Non meno dei 21 milioni di euro che la Salernitana ha ottenuto in estate dall'Atalanta per la cessione di Ederson. In ragione del fermento di mercato che per gli uomini gol non si registra solo nelle sessioni di calciomercato, prima si salverà la Salernitana e meglio sarà per tutti, perché Dia adesso è pane e acqua per i granata. In totale, ha segnato dieci gol e la squadra trenta, dunque un terzo. In realtà questo legarsi mani e piedi a Dia si è accentuato nelle ultime gare. Sousa ha il merito di aver trovato un'alternativa realizzativa durante Salernitana-Monza, partita nella quale Dia era indisponibile. Aveva saltato anche la gara casalinga contro la Lazio. Al rientro dopo l'infortunio, però, Boulaye ha già segnato due dei tre gol granata. Il suo partner ci sarebbe: la Salernitana dovrebbe scegliere tra Piatek, Bonazzoli e Botheim. Sousa, però, predilige utilizzare un solo attaccante di ruolo e due sottopunte a sostegno «perché i movimenti dal centrocampo verso l'attacco ha spiegato sono quelli più difficili da marcare».

Kastanos può di nuovo duettare con Candreva. Maggiore si candida ad affiancare Coulibaly oppure Bohinen. Gli stantuffi di fascia saranno Sambia e Bradaric. In difesa c'è abbondanza, ma anche qualche scricchiolio: Fazio stringe i denti e gestisce i fastidi alla caviglia con i quali ormai convive. Impianti sportivi. L'Arechi ospiterà la finale di Coppa Italia Primavera il 25 aprile alle ore 20.30. Si discute con il Comune della convenzione d'uso dello stadio. Ultimi dettagli, decisiva la settimana dopo Pasqua per le firme. Il nodo è economico: ballano accordi su naming rights e interventi di manutenzione. Capitolo centro sportivo a Fuorni: c'è un contenzioso in atto tra Provincia e privati espropriati. La Salernitana ha le carte e le studia. Apertura di Alfieri: «Ci sono problemi ma se c'è forte volontà, possono essere risolti».

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Il Mattino