Battaglia trasversale e di buon senso. Dall’isola azzurra, nel corso della kermesse «Eccellenze a Capri», patrocinata dalla Curia Arcivescovile di Napoli, dalla...
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Il due volte oro olimpico a Seoul ’88 e Atlanta ’96 nel canottaggio Davide Tizzano, ideatore della Reggia Challenge Cup con la presidente dell’associazione Reali Canottieri Reggia di Caserta, Roberta Reisino, Patrizio Oliva, oro a cinque cerchi nel pugilato a Mosca ’80 e anima di Milleculure, insieme a Gianni Maddaloni, maestro di vita e di judo, padre di Pino, oro a Sydney 2000, «scortato» da Braitz e dai ragazzi della Star Judo Club, le Fiamme Oro, presenti con il direttore del settore nuoto Luca Piscopo, Martina Grimaldi, campionessa mondiale nella 25 km a Barcellona nel 2013, campionessa europea nella 25 km a Berlino nel 2014 e bronzo alle Olimpiadi di Londra 2012, e la nuotatrice di fondo napoletana più titolata di sempre Fabiana Lamberti, argento in Coppa del Mondo a Rosario in Argentina, «El Diablo» Claudio Chiappucci e il bomber del primo scudetto del Napoli e vincitore della Coppa Italia (1986-1987) Bruno Giordano, pilastro del tridente «MaGiCa». Secondo soltanto a quello religioso, fenomeno che non conosce crisi né battute di arresto, il turismo sportivo sposta gli equilibri in termini economici. «E’ sufficiente ricordare il giro d’affari della maratona di New York, che è di 400 milioni di dollari circa. In Italia c’è tanto terreno da recuperare, anche dal punto di vista organizzativo. Quest’anno le maratone di Milano e Roma sono state organizzate nello stesso giorno. Manca una cultura dell’industria sportiva. In ogni caso, l’Italia intera e la Campania in particolare possono essere territori ideali, dove sviluppare il turismo sportivo, che può valere fino allo 0.5 % del Pil pari a 50 miliardi di fatturato l’anno», ha affermato il brillante giornalista de Il Sole 24 Ore Marco Bellinazzo, con trascorsi nella pallanuoto fino ai vent’anni, che si occupa di economia sportiva e dei “business” che ruotano intorno al mondo del calcio. Puntare a destagionalizzare il turismo può costituire una soluzione e a rendere la Campania «il Trentino del Sud» una via percorribile.
«Con le sue bellezze Capri può essere l’esempio per altre località del Mediterraneo nel promuovere il turismo tramite trekking e ciclismo», ha aggiunto Charles Camenzuli, presidente Aips Europa, Associazione Internazionale della Stampa Sportiva. «Formazione importante. Non si può improvvisare. Servono esperti in grado di poter operare in questo nuovo segmento dell’economia», ha rilanciato Aurelio Tommasetti, Magnifico Rettore dell’Università degli Studi di Salerno. Tra i presenti anche Paolo Cirino Pomicino, Gigi Marzullo, Emilio Fede, l’imprenditore Carlo Greco, Luigi Scavone e Francesco Barbarino, Antonella Giglio, vicepresidente Confapi Napoli, don Patrizio Coppola, direttore dell'Istituto universitario Arte Digitale e Visiva Iudav, Eugenio Michelino, presidente Marina di Procida. Riconoscimento speciale a Peppino di Capri, mentre la vela di Alma è andata a Silvio Staiano, sostenitore del tennis con Capri Watch, Marino Lembo, presidente Yacht Club Capri, Salvatore Ciuccio, presidente Movimento Cristiano Lavoratori, Peppino Di Stefano, ex arbitro internazionale dei più grandi tornei di tennis, Adalberto Cuomo, giovane imprenditore che rivolge attenzione particolare allo «sport per tutti» nell'isola del glamour. Per il giornalismo riconoscimento al direttore del quotidiano Roma Antonio Sasso, premiato dal vicepresidente nazionale dell'USSI Gianfranco Coppola. «Torna Cavani a Napoli?», le simpatiche gag di Peppe Iodice.
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Il Mattino