Essere tifosi del Napoli presenta degli indubbi vantaggi: potersi fregiare dello status calcistico e sentimentale di figli/fratelli di Diego Armando Maradona; poter tifare...
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Come quelli di ieri sera: dover affrontare la trasferta di Palermo dopo aver visto un loro ex beniamino baciare una maglia a strisce bianche e nere; dover provvedere con mezzi propri al non più differibile trapianto di fegato; dover constatare, non senza una certa amarezza, che dopo aver sfidato il terrorismo internazionale pur di portare Maksimovic a Napoli prima della fine del calciomercato e più in generale del mondo, a destra in difesa ci gioca Maggio.
Vabbuò, ma i tifosi azzurri sono genti temprate, hanno visto Inler vincere lo scudetto in Inghilterra, Insigne scendere in campo travestito da zeppola di San Giuseppe, figuriamoci se si fanno abbattere da un primo tempo in cui Reina ha ingannato l'attesa dell'intervallo guardando il filmino delle vacanze con la mugliera e le azioni del Napoli sembravano un spot contro il Fertility Day, con maschi che sudavano a vanvera senza costrutto, tirando e provando senza mai centrare produttivamente il bersaglio.
E infatti, da primo tifoso oltre che da capitano, ci ha pensato Marek Hamsik all'inizio del secondo tempo a sbrogliare il fattapposta.
Il Mattino