Avellino in quarantena aspettando Godot

Accordo sulla parola con Perinetti, dovrà recuperare il tempo perso dal club

Avellino in quarantena aspettando Godot
L'Avellino ha iniziato un'altra settimana destinata a concludersi con un nulla di fatto. A meno di improvvise accelerazioni, domenica prossima coinciderà con il...

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L'Avellino ha iniziato un'altra settimana destinata a concludersi con un nulla di fatto. A meno di improvvise accelerazioni, domenica prossima coinciderà con il giorno numero 42 di traccheggiamento. Una melina stucchevole, fuori dal campo, nella perpetua attesa di entrare nel vivo della programmazione per la prossima stagione, complice l'imbarazzante addio di Ernesto Salvini a pochi giorni dal suo arrivo in Irpinia. Tant'è.

L'unico modo per guardare il bicchiere mezzo pieno al termine della disastrosa annata mandata in archivio era rappresentato dalla possibilità di portarsi avanti col lavoro: gettata alle ortiche. Alle spalle si accumulano settimane scivolate via senza aver fatto il punto con un direttore generale e l'allenatore sui calciatori da confermare, acquistare, cedere o mettere in stand-by. Il gioco del silenzio continua. Se non per aspetti amministrativi (iscrizione) e organizzativi (sopralluoghi per la scelta definitiva della sede della preparazione precampionato) il lupo è fermo al palo e si prepara a tifare Brescia. Giovedì primo giugno (ore 20:30) le rondinelle di Giorgio Perinetti sfideranno il Cosenza nel ritorno dei playout di Serie B. I lombardi devono rimontare il gol con cui Nasti ha deciso la partita di andata.

La salvezza ammorbidirebbe la posizione del presidente Massimo Cellino, che non ha incassato senza colpo ferire le notizie relativi ai contatti di Perinetti con altre società nel pieno degli spareggi per non retrocedere.
Abboccamenti non solo con l'Avellino, ma anche con altre società che si sono fatte avanti (il diesse ha declinato un'offerta della Spal di Tacopina). Perinetti riflette e ripensa al lungo sms ricevuto nel pomeriggio del 17 maggio da Salvini. Una sorta di relazione su tutte le criticità riscontrate in una sola settimana vissuta nel capoluogo irpino, che il dirigente romano non sta sottovalutando.
Di certo non prenderà decisioni a margine di colloqui telefonici, prima di un approfondito faccia a faccia con i D'Agostino. Un approccio che predilige da direttore vecchio stampo qual è.
Scontato dire che se l'intesa di massima non si tramutasse in accordo di fatto, l'Avellino sarebbe più che in difficoltà.

Se la fumata bianca arriverà, come nelle attese, invece, non è da escludere che il dg avanzi una proposta economica a Massimo Rastelli per rimuovere la clausola di rinnovo automatico in caso di esonero, voluta da Angelo Antonio D'Agostino.
Perinetti potrebbe far leva sull'alternativa di ingaggiare Attilio Tesser che, intanto, ha un'offerta dalla B e due in Lega Pro. Uno scenario che farebbe rischiare al tecnico di Pompei di rimanere bloccato e senza panchina fino al 2025. Si vedrà, ma il tempo perso rende meno plausibili ribaltoni a scoppio ritardato.

Nel frattempo Palena, in Abruzzo, era e resta in pole position come sede per il ritiro, che prenderà il via a metà luglio. Il lavoro sul campo dovrebbe iniziare nella seconda quindicina del mese. Molto probabilmente, dopo tre estati di fila, non sarà ai nastri di partenza il preparatore dei portieri Angelo Pagotto il cui contratto è in scadenza.
Per la sua potenziale sostituzione, a rigor di logica, il primo nome a cui viene da pensare è quello di David Dei, che a ottobre si chiamò fuori dallo staff di Rastelli per assistere la sua cagnolina Luna, gravemente malata e scomparsa lo scorso 18 maggio.
Una storia che commosse Giovanni D'Agostino, anch'esso grande amante degli animali. Sul fronte settore giovanile si va avanti, infine, nel solco della continuità.


Il centrocampista classe 2004 Mattia Tarcinale potrebbe essere aggregato alla prima squadra e giocare da fuori quota in Primavera.
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Il Mattino