Manchester City-Inter, Guardiola: «Arrivare secondi non sarebbe comunque male»

L'allenatore dei Citizens: le farfalle nello stomaco ci sono

Pep Guardiola
«Mi hanno chiesto tanto per questa partita. Siamo qui ma sono sempre le solite domande prima di una partita così importante, niente di nuovo", ha detto Pep...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

«Mi hanno chiesto tanto per questa partita. Siamo qui ma sono sempre le solite domande prima di una partita così importante, niente di nuovo", ha detto Pep Guardiola, che con il Manchester City si gioca la finale di Istanbul contro l'Inter. «Le farfalle nello stomaco ci sono, domani ancora di più, ma non devo dimenticare che alla fine è una partita di calcio, dobbiamo fare quello che sappiamo, analizzare l'Inter e ricordare di essere tranquilli, perché è una semplice partita di calcio», ha concluso.

 

 

I Citizens hanno vinto Premier e FA Cup: «Abbiamo dato tanti giorni liberi, ci siamo visti per 11 mesi e siamo stanchi di vederci. Abbiamo poi conosciuto l'Inter, le sue potenzialità, ma siamo stanchi e dovevamo arrivare con tranquillità. Dobbiamo parlare poco e domani fare tanto». E ancora: «Quello che penso è che l'unica cosa che conta sia quello che fai in campo domani, la storia non conta e neanche quello che hai fatto fino a questo momento. Dobbiamo conoscere l'Inter il meglio possibile e immaginare quello che faranno. Fanno un grande possesso palla, con inserimento dei centrocampisti, specialmente Barella. Non penso ad altro se non a questo. Se vinceremo saremo la squadra più forte d'Europa, altrimenti i secondi, che non è comunque male. Loro con lo 0-0 penseranno che stanno vincendo, noi che stiamo perdendo. Se prendiamo gol non dobbiamo pensare che dovremo fare tre gol, ne basta uno». E su Haaland: «Ha una grandissima opportunità, ma penso che ci sarà tante volte. Gli ho detto che avrà poco spazio, con tre centrali e Brozovic con Calhanoglu. Lui sa che ci vorrà pazienza, gli faremo arrivare le palle per poter segnare».

Leggi l'articolo completo su
Il Mattino