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L'appuntamento è fissato domenica 19 dicembre alle ore 11 di Buenos Aires, le 15 italiane. Adrian Mercado, una delle più importanti case del Sudamerica, mette all'asta in tutto il mondo 87 beni appartenuti a Diego Armando Maradona. C'è di tutto: da due case e tre auto a capellini, scarpette e magliette, compresa quella che Marek Hamsik regalò al Pibe quando era il capitano del Napoli.
La vendita sarà curata dalla società Adrian Mercado. Per assistere all'asta bisognerà pagare un biglietto di ingresso, come se si fosse allo stadio: 600 pesos argentini, l'equivalente di 5 euro. I pezzi importanti di questa asta sono le case di Villa Devoto (valore 795mila euro) e Mar del Plata (52mila euro), oltre alla Bmw che ha una valutazione di 145mila euro. «E' emozionante perché c'è la storia, la carriera, di Maradona», dicono dall'agenzia. In realtà, mancano pezzi ancor più importanti, quelli custoditi nei bauli arrivati da Dubai, dove Diego aveva soggiornato a lungo. Il tribunale ha autorizzato questa prima asta per consentire agli eredi di non pagare più tasse e spese. In un suo post sui social Gianinna Maradona, contraria a questa asta, ha chiarito: «Sapete qual è il problema? Che se ci sono tre eredi che vogliono farlo, vincono a maggioranza, e i debiti che la successione ha oggi sono impossibili da affrontare, numeri che nessuno immagina».
Non ci saranno altri pezzi pregiati, come le maglie e i trofei che - secondo le accuse di Maradona presso il tribunale di Miami - sarebbero state sottratte dalla sua ex moglie Claudia Villafane.
La cifra che verrà incassata da questa asta - si suppone intorno ai 3 millioni di dollari - non verrà incassata dai cinque eredi. Bisognerà attendere l'esito del test del Dna a cui sono state sottoposte due donne che sostengono di essere figlie di Maradona, Magalì Gil ed Eugenia Laprovittola.
Il Mattino