Quando Maradona disse ai giudici: «Io voglio solo giocare»

Quando Maradona disse ai giudici: «Io voglio solo giocare»
A Castel Capuano si sta da mesi svolgendo un corso di diritto sportivo organizzato dalla delegata del Consiglio nazionale degli avvocati di Napoli, Nathalie Mensitieri. In questo...

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A Castel Capuano si sta da mesi svolgendo un corso di diritto sportivo organizzato dalla delegata del Consiglio nazionale degli avvocati di Napoli, Nathalie Mensitieri. In questo storico palazzo è passata anche una parte importante della storia del Calcio Napoli. Qui Maradona venne interrogato dal giovane sostituto procuratore Federico Cafiero de Raho a proposito dei suoi rapporti con il clan Giugliano e qui tornò successivamente per essere ascoltato dal pm Luigi Bobbio sulle relazioni con un un altro gruppo camorristico che gli riforniva cocaina e prostitute, quando ormai agli sgoccioli era la sua esperienza napoletana. E infine, il 2 agosto 2004, in una di queste aule venne decretato il fallimento del Calcio Napoli: un mese dopo sarebbe arrivato De Laurentiis con assegni per 32 milioni di euro, acquistando il titolo sportivo e aprendo una nuova storia.

A margine del tredicesimo appuntamento del corso, l'ex giudice della Disciplinare, Alfredo Mensitieri, ha parlato di Maradona. Ricordando l'episodio del novembre 1984, prima stagione di Diego in Italia. Era stato squalificato dal giudice sportivo dopo l'espulsione ad Ascoli (fu accusato di avere spintonato Nicolini) e si presentò a Milano per essere ascoltato dai giudici, tra i quali c'era quel distinto avvocato napoletano che abitava in via Pontano. Mensitieri rimase colpito dallo sguardo e dalle poche parole di Maradona. «Mentre il legale del Napoli parlava (era l'avvocato Mario Mignone, ndr) Diego ci disse: «Io voglio solo giocare». Con una grande e immensa semplicità espresse il suo unico desiderio». La tesi difensiva del Napoli (l'arbitro aveva equivocato, Maradona non aveva spintonato Nicolini) venne accolta: squalifica cancellata e Maradona in campo nella successiva partita contro la Cremonese.

Sette anni dopo i legali di Maradona tornarono dinnanzi alla Disciplinare per discutere l'improponibile ricorso dopo la squalifica per cocaina. Ma in quella udienza della primavera del '91 l'avvocato Mensiteri non c'era. Da uomo di sport, dopo aver ammirato Diego in campo, decise di astenersi, quindi né di ascoltare né di giudicare. Gli rimase il ricordo di quelle parole ascoltate nel 1984: Maradona, in fondo, era un ragazzo che voleva solo giocare.

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Il Mattino