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Caso Maradona, c'è una nuova tempesta giudiziaria. In attesa che cominci - non prima di un anno - il processo per accertare cause e responsabili della morte del Capitano del Napoli e della Seleccion argentina, la magistratura argentina ha aperto due procedimenti che riguardano la ex moglie Claudia Villafane e l'ex manager Matias Morla, nonché i componenti dell'ultimo clan del Pibe, deceduto il 25 novembre 2020 a Tigre, in provincia di Buenos Aires.
Partiamo da Claudia Villafane.
E proprio nei confronti di Morla e degli altri componenti del clan che accompagnò Diego negli ultimi anni della sua tormentata vita è stato aperto un procedimento giudiziario a Mar del Plata su richiesta delle figlie di Maradona e Claudia Villafane, Dalma e Gianinna. A partire da fine ottobre, Morla e gli altri - accusati di truffa e circonvenzione di incapace - dovranno essere ascoltati dal magistrato Cecilia Corfield che accusa il clan di avere manipolato psicologicamente il Campione e di averlo ridotto in uno stato di schiavitù - anche attraverso la somministrazione di droghe, alcol e farmaci - impedendogli i contatti con l'esterno. Secondo il magistrato, gli organizzatori di questo piano per assicurarsi il pieno controllo degli affari di Maradona sono stati gli avvocati Morla e Victor Stinfale. A inizio dovrebbe sarà ascoltato anche Stefano Ceci, chiamato in causa dalle figlie di Diego perchè titolare dei diritti di immagine del Pibe in virtù dell'accordo firmato il 17 agosto 2020.
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