Quando gli fu diagnosticata la malattia anziché deporre le armi, reagì e cominciò a combattere a fianco di chi come lui era stato colpito dallo stesso male....
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Lazio-Roma, botte tra capi ultrà. Assalto al bar giallorosso a Casal Bertone
Da anni lottava contro la Sla ed era diventato uno dei maggiori testimonial per la lotta contro questa patologia degenerativa. In gioventù era stato un apprezzato calciatore poi, a causa di vari infortuni alle ginocchia, aveva dismesso scarpette e maglia. Nel 2008 l'impietosa diagnosi da cui trasse la forza per aiutare coloro che soffrivano della sua stessa malattia e per la raccolta di fondi per la ricerca. Attività svolta fino all'ultimo. Infatti, a metà dicembre dello scorso anno, sempre affiancato dalla moglie Aiste che sposò nel 2016, radunò oltre 150 persone in una discoteca di Mantova per celebrare i dieci anni dell'inizio della sua battaglia contro la Sla. Oggi il sito del Mantova calcio lo saluta con un 'ciaò e un brano tratto dal suo libro, mentre il sindaco della città Mattia Palazzi, sul sito Facebook, gli manda a dire: «Ciao campione, non smettere di sorridere, nemmeno lassù».
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Il Mattino