Il giorno della firma si è trasformato nel giorno del grande rifiuto al Napoli di Simone Verdi. Una scelta che ha spiazzato l’ambiente napoletano, e anche l’ex...
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Insomma davvero incomprensibile per l’ex dirigente azzurro questa decisione. La paura è che non sia tutta farina del suo sacco: «A prescindere da tutto, qualsiasi tipo di decisione va rispettata, ma mi auguro che non sia una scelta di mercato pilotata: magari c’è qualche altra squadra dietro che lo prenderà in estate, sarebbe brutto se l’operazione fosse stata condizionata da un altro club che lo prenderà in futuro».
Secondo Marino, ora la situazione con il club azzurro si complica e sarebbe difficile riallacciare i rapporti la prossima estate: «Se fossi il Napoli, non lo prenderei più, chiuderei definitivamente la porta perché parliamo di un matrimonio che comincia male, c’è il rischio di perdere tempo. Il contesto non sarebbe positivo, i napoletani non la prenderanno bene. Poi nel calcio non si sa mai, ma mi pare difficile». Ma precisa, intervistato da Itasportpress: «Questo di Verdi al Napoli non si aggiunge ai rifiuti del passato di altri calciatori, è un caso a sé anche perché la motivazione mi sembra singolare».
Su Deulofeu invece è un po’scettico: «Lo conosciamo per il suo passato al Milan, con Sarri può far bene, ma io avrei preferito Verdi anche perché mi ricorda il primo Mertens del Napoli. Lo spagnolo è chiaramente un ripiego, anche se di valore. Parliamo di un altro tipo di trattativa rispetto a quella di Verdi: un conto è venire al Napoli dal Bologna e un conto è lasciare il Barcellona per il Napoli. In ogni caso, il Napoli non si fermerà di fronte al rifiuto di Verdi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino