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Comincia per Walter Mazzarri una doppia e difficle partita, da giocare non solltanto sul campo. Entro la fine di dicembre, infatti, dovrà sfidare in campionato due dei suoi più accesi avversari. Si comincia venerdì 8, confronto a Torino con la Juve di Max Allegri. Entrambi livornesi, anzi come tenne a precisare Allegri prima di una partita Cagliari-Napoli: «Io sono di Livorno, lui è di San Vincenzo». Non si sono mai troppo amati e adesso si sfidano in una situazione di difficoltà per gli azzurri, che si sono clamorosamente allontanati dal vertice della classifica e rischiano seriamente di perdere l'ultima posizione utile per la Champions League.
Al quarto posto - quota 24 punti - sono stati infatti raggiunti dalla Roma di José Mourinho, che giocherà una partita mediatica con il Napoli e Mazzarri ancor prima di quella in campo fissata il 23 dicembre all'Olimpico. I due non si sono mai troppo amati, nonostante quel chiarimento - ricorda Walter nell'autobiografia “Il meglio deve ancora venire” - nell'agosto 2013, quando si incrociarono negli Stati Uniti durante una tournée. Mazzarri era appena arrivato sulla panchina dell'inter e Mourinho, l'uomo del Triplete, gli fece i complimenti sorvolando su quanto era accaduto anni prima. Alla fine di una partita tra Inter e Napoli, proprio nella stagione della gloria nerazzurra, Mazzarri esaltò il Napoli per il gioco espresso contro gli avversari. E Mourinho se la prese: «Fare punti contro di me è un premio per chi non ha mai vinto niente, neanche la Coppa di Toscana». E poi attaccò anche Aurelio De Laurentiis: «Non potrebbe mai permettersi uno come me, costo troppo».
Ecco, Mazzarri dovrà fare attenzione non soltanto ai precari equilibri del Napoli ma anche a questi confronti mediatici con Allegri e Mourinho, due colleghi non troppo amici.
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