I quattro anni di Napoli gli resteranno sempre dentro. Mazzarri li ha vissuti con intensità e passione centrando traguardi incredibili. La svolta è arrivata con lui...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'ESCALATION
Una crescita costante anno dopo anno, continua fino al secondo posto del 2013 con la Juventus tenuta a lungo sotto pressione, la sua seconda qualificazione in Champions League, dopo quella storica conquistata nel 2011 con il terzo posto alle spalle di Milan e Inter, stagione in cui gli azzurri a un certo punto sognarono addirittura di poter vincere lo scudetto. Con Mazzarri è arrivato il primo trofeo per gli azzurri dopo gli anni di Maradona: la coppa Italia del 2012 con la finale vinta 2-0 contro la Juve di Conte (imbattuta in tutta la stagione tra campionato e coppa Italia) all'Olimpico di Roma.
LE NOTTI DI CHAMPIONS
La prima Champions League con Mazzarri resta la più emozionante del Napoli degli ultimi anni. Gli azzurri partivano in quarta fascia e furono inseriti nel girone di ferro con Bayern Monaco, Manchster City e Villareal e ribaltarono il pronostico qualificandosi come secondi. Le notti magiche con Hamsik, Lavezzi e Cavani: la vittoria sul City per 2-1 al San Paolo resta tra le più emozionantri in assoluto. Una cavalcata che s'interruppe agli ottavi contro il Chelsea poi vincitore della Champions: il Napoli sfiorò un'altra impresa uscendo dopo il successo per 3-1 al San Paolo per il ko ai supplementari (4-1) allo Stamford Bridge.
LA VITTORIA DI TORINO
La più grossa delusione è legata alla sconfitta di Pechino, alla Supercoppa persa 4-2 ai supplementari: il Napoli in vantaggio 2-1 subì dall'arbitro Mazzoleni la doppia espulsione di Pandev e Zuniga e chiuse in 9 i tempi regolamentari (venne espulso anche lui per proteste). Una delle pagine più amare per Mazzarri nella sua avventura sulla panchina azzurra chiusa poi la stagione successiva. Tra i ricordi indelebili ce ne è un altro legato alla Juve: la vittoria in rimonta a Torino, il 3-2 con la doppietta di Hamsik il 31 ottobre del 2009: un'impresa che gli azzurri centrarono dopo ventun'anni.
L'ADDIO
De Laurentiis provò fino all'ultimo a trattenerlo con un rinnovo di contratto a cifre importanti (il presidente ha ricordato di recente che con lui il Napoli ha centrato la Champions con una squadra dagli ingaggi molto più bassi): Mazzarri decise però lo stesso di andare via ritenendo il suo ciclo concluso a Napoli senza possibilità di poter ulteriormente migliorare i risultati della squadra. Lasciò il Napoli centrando il secondo posto e l'aritmetica qualificazione in Champions con la vittoria di Bologna per 3-0, l'ultima emozione di quattro anni intensissimi a cominciare dal primo con le tante rimonte impossibili al San Paolo e fuori casa. Scelse l'Inter, come nuova avventura.
QUARTA VOLTA DA AVVERSARIO
Al San Paolo ci è tornato per la prima volta da avversario sulla panchina dei nerazzurri: finì male con una pesante sconfitta per 4-2 contro il Napoli di Benitez, fu accolto alla grande dai tifosi della curva B e ricambiò sensibilmente emozionato, altri lo fischiarono. Al Meazza la gara di ritorno finì 0-0, un pareggio anche l'anno scorso alla guida del Torino (2-2 al San Paolo). Non ha mai vinto contro il suo vecchio Napoli: ci proverà domenica con i granata.
Leggi l'articolo completo su
Il Mattino