Messina-Paganese, la beffa è servita: Baiocco fa la frittata nel recupero

Messina-Paganese, la beffa è servita: Baiocco fa la frittata nel recupero
A vedere l'andamento della partita è difficile riuscire a decidere quale sia stata la cosa più grave. Se subire il gol del 2-1 al 92', dopo aver acciuffato...

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A vedere l'andamento della partita è difficile riuscire a decidere quale sia stata la cosa più grave. Se subire il gol del 2-1 al 92', dopo aver acciuffato il pari per i capelli pochi minuti prima, oppure tutto quello che è accaduto prima. Perchè l'1-1 era un risultato più che positivo per la Paganese, incapace per tutta la gara di costruire un'azione degna di nota ed in perenne affanno contro un Messina sì modesto, ma certamente più volenteroso degli azzurrostellati apparsi spocchiosi e senza troppe motivazioni. Un atteggiamento strano per una formazione che in trasferta, in tutto il girone d'andata, aveva raccolto un solo punto pareggiando a Bari. Nemmeno al San Filippo, la Paganese riesce a sfatare il tabù, nella prima gara del girone di ritorno, in una sfida che farà da preludio - probabilmente - ad un repulisti importante. La beffa si è materializzata nel finale, per mano di uno che fino a questo momento più volte aveva salvato la Paganese, cioè Baiocco. Il portiere ha letto male un innocuo cross dalla sinistra, è uscito a vuoto, ha provato a rimediare sul colpo di testa di Distefano ma la carambola palo-Busatto ha regalato un finale incredibile al San Filippo e una coda di anno amarissima per gli azzurrostellati. È stata una partita dai contenuti tecnici davvero poveri. Il Messina ha fatto qualcosina in più, ha creato un'occasione pericolosa con Balde e poi ha sbloccato il risultato prima dell'intervallo con Marginean, bravo a tagliare in due la linea difensiva, arrivare alle spalle di Scanagatta e Schiavino e trafiggere Baiocco. Nella ripresa, Grassadonia mettendo dentro l'artiglieria pesante. Subito Zito per Scanagatta, poco dopo il rientrante Castaldo accanto a Piovaccari, ma l'esperienza non paga. Il Messina non rischia nulla, prova a tenere un profilo basso e si difende bene a ridosso della propria area di rigore. Il muro giallorosso cade all'88' per mano dell'ex della sfida, Carmine Cretella. Il centrocampista, tra i pochi a salvarsi, dal limite dell'area s'inventa una traiettoria fantastica che Fusco riesce solo a toccare ma non a smanacciare. Il pareggio sa di beffa per il Messina, la Paganese però riesce a sbagliare ancora e gli uomini di Raciti non perdonano. 

Grassadonia parla di una beffa enorme: «Difficile commentare una sconfitta così, siamo in difficoltà come loro e non è stata una bella partita. Nel secondo tempo ci siamo sbilanciati e l'avevamo ripresa non con lucidità ma con un episodio, poi l'abbiamo persa con un errore nostro evidente. Perdiamo l'ennesima gara esterna, è una beffa enorme ed adesso sarà battaglia. Dobbiamo ripartire immediatamente e pensare al futuro con serenità». 

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Il Mattino