Milan, ecco chi è Giacomo Murelli: l'anti-Maradona che sfiderà il Napoli

Giacomo Murelli
Una carriera da anti Maradona e ora l’occasione di guidare il Milan in panchina nella gara del San Paolo contro il Napoli (22 novembre). Tutto questo a causa della...

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Una carriera da anti Maradona e ora l’occasione di guidare il Milan in panchina nella gara del San Paolo contro il Napoli (22 novembre). Tutto questo a causa della positività al coronavirus di Stefano Pioli. È quello che potrebbe accadere all’allenatore in seconda rossonero, Giacomo Murelli. I due si conoscono da una vita, dai tempi delle giovanili del Parma e insieme, dopo le rispettive carriere da giocatore, hanno affrontato fianco a fianco le avventure alla guida di Parma, Grosseto, Piacenza, Sassuolo, Chievo, Palermo, Bologna, Lazio, Inter, Fiorentina e Milan. Un’amicizia forte. Una collaborazione che nel calcio dura da 16 lunghi anni. Quando Pioli si trasferisce alla Juventus nel 1984, Murelli continua la sua carriera con le maglie di Avellino, Parma, Tarano, Bologna, Brescello, Crociati Noceto, Colorno e Suzzara.

Ed è con il club irpino che si guadagna l’epiteto di «anti Maradona», grazie alle sue abilità di marcatore e alla capacità di limitare il fuoriclasse argentino negli scontri col Napoli. Dati alla meno, tra l’altro, l’ex Pibe de Oro riuscì a segnare solo in un’occasione (in quattro partite). Non male. La carriera in panchina inizia nel 2001, partendo dal Suzzara, in provincia di Mantova, sua ultima squadra. In due anni Murelli guida i suoi ragazzi dalla Promozione all’Eccellenza e vince una Coppa Italia Dilettanti e una Supercoppa Italiana dilettanti. Vittorie che non passano inosservate e nel 2003 entra a far parte dello staff di Alberto Malesani, al Modena. Ma l'anno dopo sulla panchina emiliana arriva proprio Pioli ed lì che i due si ritrovano. Da quel momento i due non si sono mai separati. Un rapporto di amicizia consolidato ancora di più nel tempo. Fino all’avventura al Milan e all’occasione di poterlo sostituire contro il Napoli di Rino Gattuso. Uno scontro al vertice che il Diavolo non vuole proprio perdere.

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Il Mattino