Milik infortunato e l'addio a Higuain malaugurio dietro la porta (danese)

Milik infortunato e l'addio a Higuain malaugurio dietro la porta (danese)
Come fece dire Shakespeare a Marcello nell’Amleto “C’è del marcio in Danimarca” e da oggi per i napoletani quel “marcio” tiene...

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Come fece dire Shakespeare a Marcello nell’Amleto “C’è del marcio in Danimarca” e da oggi per i napoletani quel “marcio” tiene un nome e un cognome: Jannik Vestergaard, difensore della nazionale danese che ieri pomeriggio, nella partita contro la Polonia, ha colpito e affondato il nostro Arkadiusz Milik detto Arcangelo. Una botta che ha causato non solo la rottura del legamento crociato sinistro anteriore dell’attaccante azzurro ma pure una notevole quantità di sensi di colpa in tutti quei tifosi del Napoli che quest’estate, dopo il passaggio di Higuain alla Juve, hanno augurato all’argentino fedifrago di rompersi qualsiasi cosa comprese le molle delle mutande e i lacci delle scarpette. Ebbene, l’infortunio gravissimo accaduto a Arek, che lo costringerà a star fuori parecchi mesi e che lascia la compagine azzurra in pratica con un solo attaccante, Gabbiadini, è la dimostrazione empirica che i detti antichi non sbagliano mai. “Chi vo’ ‘a morte ‘e ll’ate, ‘a soia sta aret a porta”. Chi desidera il male altrui troverà il proprio dietro la porta. Eh. La porta della Danimarca mannaggia la miseria! 

 
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Il Mattino