Mondiali, dall'Argentina al Camerun: ecco il tifo alternativo

Napoletani divisi tra l'Albiceleste e le Nazionali dei loro beniamini

Mondiali, dall'Argentina al Camerun: ecco il tifo alternativo
Tra critiche e attacchi, parte il Mondiale in Qatar. La prima Coppa del mondo giocata in inverno, nel bel mezzo della stagione, un fattore che proprio non è andato...

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Tra critiche e attacchi, parte il Mondiale in Qatar. La prima Coppa del mondo giocata in inverno, nel bel mezzo della stagione, un fattore che proprio non è andato già a tifosi e appassionati di mezzo mondo. Anche a quelli napoletani: un po' per l'interruzione di quella cavalcata che il Napoli di Spalletti aveva saputo mostrare nei primi tre mesi di campionato e Champions League, un po' perché l'assenza dell'Italia di Roberto Mancini - e degli italiani di Spalletti, da Raspadori a Di Lorenzo - pesa anche sulla voglia di attaccarsi alla tv del popolo napoletano.



Saranno tanti quelli che non riusciranno a tifare per nessuna squadra in gioco. «Senza l'Italia in gioco, è impossibile seguirla con tanto ardore» le parole di Patrizio Oliva, che da sportivo però non può negare la voglia di vedere quali sorprese riserverà questo Mondiale invernale. «Lo guarderemo come sempre, perché da appassionati è impossibile non farlo. Ma non sarà lo stesso». Un motivo di interesse, però, possono essere quei calciatori azzurri che Luciano Spalletti ha lasciato volare via dal nido per qualche settimana per rincorrere un sogno. «Noi tifosi siamo curiosi di vedere i nostri in campo con altri colori» continua Oliva. Ma un tifoso azzurro spera che rientrino prima o che vadano fino in fondo? «Un vero tifoso innanzitutto spera che non si facciano male e possano tornare meglio di prima. Ma da sportivo non posso non augurarmi che tutti e cinque arrivino fino in fondo al torneo».



È innegabile, però, che per molti napoletani il cuore sia da sempre diviso con i colori italiani da un lato e argentini dall'altro. Il richiamo sempre vivo di Maradona, le atmosfere sudamericane, la storia di una nazionale che da quel magico 1986 non ha più gioito al Mondiale. Un po' come il Napoli e gli scudetti. «Dovrei tifare Argentina visto che non c'è l'Italia» le parole del comico e tifosissimo Ciro Giustiniani «Visto anche il nostro passato con Diego. Ma diciamo che prenderò in simpatia la Corea del Sud questa volta: vogliamo bene a Kim e siamo dalla sua parte, poi mi ricorda l'infanzia, quando alla tv seguivo i cartoni di Holly e Benji». Una simpatia, quella per la squadra di Messi, condivisa anche da Massimiliano Rosolino: «Da buon napoletano e appassionato di sport i Mondiali li guarderò senza dubbio. E devo dire Argentina, no?» scherza l'ex campione. «Ma in realtà ho sempre avuto una simpatia anche per il Brasile».



Ma c'è anche chi tiferà per i più deboli, per quelle squadre che hanno meno chance di altre, per quei calciatori che difficilmente arriveranno fino in fondo. «Strizzerò l'occhio a tutte le squadre africane, soprattutto al Camerun di Anguissa» le parole dell'attore Gino Rivieccio. «C'è sempre simpatia per queste nazionali che arrivano da quella parte del mondo. E poi seguirò l'Uruguay, una squadra piacevole». Ma in particolare si farà il tifo per i campioni del Napoli? «Tiferò per loro, ma lo farò con attenzione: diciamo che il primo pensiero che abbiamo è farli tornare quanto prima a casa, per rimettersi in sesto e ritrovare la forma perduta in queste settimane. E riprendere al meglio la stagione». Dello stesso parere anche l'attrice Veronica Mazza: «Il nostro cuore è con i calciatori del Napoli in giro per il mondo, guarderemo il Mondiale per loro». Ma anche per chi a Napoli ci è passato: «Seguirò in particolare Koulibaly: è rimasto un pezzo di Napoli per noi e poi il Senegal è una squadra simpatica». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino