Mondiali di Guayaquil, l'argento di Assunta Scutto in Ecuador

Assunta Scutto
La perla del Pacifico. Come sempre il suo talento cristallino irradia il tatami. Non passa inosservato il suo sorriso, così come il suo sguardo magnetico. Ai Mondiali...

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La perla del Pacifico. Come sempre il suo talento cristallino irradia il tatami. Non passa inosservato il suo sorriso, così come il suo sguardo magnetico. Ai Mondiali juniores di Guayaquil, in Ecuador, Assunta Scutto mette al collo una preziosa medaglia d’argento nella categoria 48 kg. La campionessa napoletana in carica cede il suo scettro.

«La prima gara dopo un infortunio è sempre la più tosta, non sai se hai ripreso e se sarai all’altezza», spiega Susy. «In questo lungo periodo di stop mi sono distaccata da tutto (social e distrazioni) e il mio focus è stato solo quello di allenarmi e riprendermi al meglio», racconta la plurititolata atleta delle Fiamme Gialle. Per la judoka partenopea si è trattato della seconda finale iridata consecutiva. Lo scorso anno, ad Olbia, aveva chiuso conquistando il trono mondiale.

«Posso dire di essere soddisfatta. Nonostante sapessi di non presentarmi al top della forma, sono arrivata a disputare la finale per il titolo», rivendica orgogliosa la guerriera della materassina classe 2002. «L’amaro in bocca c’è sempre», dice Scutto, dando la sua versione di fede. «Questa era la volontà di Dio e so come sempre che Lui ha un piano più grande per me», osserva. «Ringrazio il mio allenatore Antonio Ciano, che mi ha sostenuta in questo periodo di infortunio, i preparatori Andrea Palloni e Fabrizio Montanari e tutto lo staff delle Fiamme Gialle, Salvatore Ferro, il direttore tecnico Paolo Monaco e la Nazionale italiana. Un saluto a casa e a tutte le persone che mi sono state vicine», tiene a precisare Scutto.

All'Arena Fedeguayas Assunta ha ottenuto tre vittorie, superando la kazaka Ayana Duisenbay per tre shido, battendo ai quarti la spagnola Gemma Maria Gomez Antona, facendole perdere l’equilibrio e sbilanciandola (nage-waza), sconfiggendo in semifinale la turca Merve Azak (doppio waza-ari). La finale con la giapponese Hikari Yoshioka si è decisa soltanto a 2 secondi dalla fine in favore della nipponica (nelle foto di Gabriela Sabau). La silver medal è un altro capolavoro di Assunta Scutto, un altro metallo pesante messo in bacheca, un ulteriore mattoncino in carriera.

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Il Mattino